La giunta approva i criteri, tra cui un punteggio più alto alle vittime di violenza di genere, a chi è in ricerca attiva del lavoro, e un ulteriore incremento a chi ha una forte invalidità
Vittime di violenza di genere inserite in un percorso certificato di protezione e reinserimento, genitori con forte invalidità oppure in ricerca attiva del lavoro. Sono queste le principali categorie a cui, attraverso l’affidamento di un maggior punteggio rispetto gli anni precedenti, si è dato maggior sostegno nei criteri di accesso per i nidi e le scuole di infanzia per l’anno 2022/2023, approvati dalla giunta comunale.
In particolare si è intervenuto accordando punteggi ulteriori a particolari categorie di genitori (nello specifico vittime di violenza di genere inserite in percorsi certificati, e disabilità al 100%) e, più in generale per armonizzare i punteggi relativi all’occupazione, favorendo un maggiore equilibrio tra chi lavora a tempo pieno, i precari e quelli che, pur non lavorando, hanno iniziato un percorso di ricerca attiva attraverso le reti formali delle agenzie per il lavoro. L’obbiettivo è evitare di discriminare chi, in un mondo del lavoro totalmente cambiato rispetto al passato, è occupato in maniera saltuaria, ed evitare quella spirale negativa per cui, le mamme che non lavorano, si vedono costrette a non cercarlo nemmeno, per accudire i propri figli.
“Equità ed equilibrio – sottolinea Chiara Bellini, Vice Sindaca con delega alle politiche educative – ma anche un sostegno più alto a chi è più in difficoltà. Sono questi i principi che hanno ispirato i criteri di accesso per il prossimo anno educativo alle scuole di infanzia e nidi comunali. Più in generale si tratta di punteggi più attenti alle dinamiche delle famiglie e della società attuale. Da quest’ Scelte in linea con un percorso iniziato con la gratuità dei nidi e che prosegue ora con criteri di accesso più equi, nella direzione di servizi sempre più ancorati ai bisogni delle nostre famiglie”.