"Per questi ritratti- scrive Renato Barilli – i vari invitati non hanno dovuto certo sottostare a lunghi tempi di posa, è bastato che mi mandassero uno scatto, un selfie preso all’istante… rubo le immagini del reale con lo strumento prensile e rapido della foto immediata, da cui poi nasce il mio tentativo di nutrirla…"Ancora una volta la mediazione di un mezzo tecnologico vira e condensa il risultato pittorico.
Il professore emerito dell’Università di Bologna e autore di Scienza della cultura e fenomenologia degli stili (1982), L’arte contemporanea (1984), L’alba del contemporaneo (1995), Maniera moderna e Manierismo (2004), Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005 (2006), Storia dell’arte contemporanea in Italia. Da Canova alle ultime tendenze (2007) e Arte e cultura materiale in Occidente (2011), solo per citare alcuni libri, non solo si è immesso nel mondo online per raccontare e raccontarsi, e per continuare a mantenere viva la sua attenzione critica su mostre e libri e sulla attualità, riversando in un blog i suoi pensieri e "affidandosi al grande oceano informatico". Ma dal 2010 si rimette ancora in gioco, vivendo ancor più in profondità la sapienza dell'età, e si presenta come pittore, non certo come dilettante, come ama precisare.
Si è formato infatti all'Accademia di Belle Arti di Bologna dove si diploma quasi contestualmente (1959) al conseguimento della laurea in Lettere Moderne nell'ateneo felsineo. Continuerà a coltivare un doppio binario, quello della pittura accanto agli studi letterari e critici sino ai primi anni ‘60. Poi prevalse la sua attività di critico d’arte e docente. Ora a 84 anni si ripresenta al pubblico con la stessa duttilità degli anni giovanili con l’ esperienza e una sensibilità affiorante e mai cancellata.
Renato Barilli, nato nel 1935, ha svolto una lunga carriera insegnando Fenomenologia degli stili all'Università di Bologna. I suoi interessi, muovendo dall’estetica, sono andati sia alla critica letteraria che alla critica d’arte. È stato organizzatore e curatore di numerosissime mostre sull’arte italiana dell’Ottocento e del Novecento e di contemporanea.