La Protezione Civile della Provincia di Rimini ha inviato strumentazioni e personale specializzato a sostegno delle popolazioni e delle zone della regione colpite dal terremoto. In particolare, alle 16.30 del pomeriggio di domenica 20 maggio, sono partiti da Rimini 20 volontari che hanno montato nella giornata di ieri una cucina da campo, già operativa. Sono rimasti a Cavezzo (nella provincia di Modena) i 5 volontari riminesi addetti alla cucina, che rimarranno a turnazione in loco per garantire pasti (la capacità potenziale è di 2.000 pasti al giorno) ed assistenza alla popolazione sfollata. Questa mattina, altri 20 volontari, hanno allestito un tendone mensa, comprensivo di allestimenti, panche e tavoli, che è stato messo a disposizione del Centro di coordinamento.
La Protezione Civile di Rimini, coordinata dal Centro Operativo Regionale, è costantemente in collegamento e pronta per ulteriori azioni di sostegno. In particolare è da sottolineare la collaborazione con la Protezione Civile di Modena, con la quale Rimini è in ottimi rapporti, vista la disponibilità e il supporto offerto all'area riminese durante l'emergenza neve di questo inverno. Questa mattina è dunque partito un funzionario specializzato della Protezione Civile per attivare e coordinare i centri di emergenza a Finale Emilia, dove rimarrà almeno fino alla giornata di venerdì. Al momento risultano dunque impiegati nelle zone del sisma 26 unità, tra personale e volontari della Protezione Civile della Provincia di Rimini.
Intanto proseguono i sopralluoghi dei tecnici specializzati nelle scuole della provincia di Rimini per verificare eventuali danneggiamenti del patrimonio edilizio: al momento, non hanno riscontrato danni di alcun tipo. Rimane però alta l'attenzione, anche a causa del perdurare dello sciame sismico in Emilia per tutta la giornata di ieri e durante l'ultima notte. Per questo, oltre al monitoraggio continuo dei tecnici, è stato richiesto anche ai Presidi di segnalare prontamente eventuali danneggiamenti delle strutture scolastiche.