Prosegue in III commissione il percorso di approvazione del RUE. Nel regolamento premialità per chi accorpa le strutture alberghiere.

Nuove norme anche per le aree rurali
Data di pubblicazione

E’ proseguita questa mattina in III commissione la presentazione del Rue, importante strumento per la pianificazione urbanistica della città coerente con le linee di indirizzo e di sviluppo dettate dal Piano strategico e dal Masterplan. Con l’approvazione del Regolamento urbanistico edilizio si andranno a favorire in particolare gli interventi che mirano alla riqualificazione del patrimonio esistente e funzionali a migliorare la fruizione e lo sviluppo di zone strategiche della città, come il centro storico e il lungomare.

Nel dettaglio, per quanto riguarda quelli che tecnicamente sono definiti “ambiti urbani consolidati costieri a marcata caratterizzazione turistica” il nuovo Rue – profondamente aggiornato rispetto alla versione adottata dal consiglio comunale nel 2011 – prevede ulteriori premialità e una serie di interventi che hanno come obiettivo principale quello di migliorare l’offerta turistica attraverso lo spostamento di quantità volumetriche e la conseguente razionalizzazione delle aree così liberate. Il Rue infatti introduce da subito ad esempio l’opportunità per le strutture alberghiere di incrementare la superficie esistente fino ad un massimo del 25%, accorpandosi con una struttura alberghiera limitrofa e dunque liberando spazi a terra da riqualificare e da destinare a servizi (come parcheggi, aree verdi, piscine).

Le novità del Rue però riguardano anche le aree rurali. Sempre restando in tema di trasferimenti di superficie esistenti, la proposta inserita nel regolamento consentirà di spostare gli edifici dalle fasce di rispetto nei casi di conclamata pericolosità, ovvero qualora sorgessero in aree soggette a frane o a rischio dissesto idrico. Questo senza incrementare la superficie esistente. Altro aspetto che si andrà a disciplinare e che finora non era contemplato nelle norme urbanistiche è la possibilità realizzare piccole strutture dedicate alla custodia e allevamento di animali d’affezione. La norma generale - che riguarda gli immobili non appartenenti ad aziende agricole - comprende inoltre la possibilità di avvalersi di incentivi edilizi per la riqualificazione del patrimonio edilizio.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:55