Le proposte di programmazione riguardano in particolare l'assunzione di: 9 unità con il profilo professionale "esecutore" appartenenti a categorie protette; 5 unità a tempo indeterminato di agente di Polizia municipale e 30 a tempo determinato di agente di Polizia municipale; 32 unità di educatore d'infanzia a tempo determinato per l'attività legata ai nidi estivi; 3 unità di istruttore amministrativo a tempo indeterminato.

Stralciata dalla proposta la copertura di 4 posti di qualifica dirigenziale, riaffermando comunque con forza che l'indizione del concorso era specificatamente rivolta alla semplificazione e velocizzazione procedurale. L'Amministrazione comunale ha infatti accolto con stupore e sconcerto le dichiarazioni riportate dai media in merito al piano occupazionale del Comune di Rimini e in particolare alla copertura di 4 posti di qualifica dirigenziale inizialmente prevista. Per corretta informazione si ritiene utile fornire alcuni elementi di conoscenza per comprendere meglio le ragioni e i contenuti della proposta originaria dell'Amministrazione e per formulare un giudizio fondato su considerazioni di merito.

Dal 1999 ad oggi il numero di dirigenti è sceso da 52 ai 27 attuali, mentre la dotazione organica del Comune di Rimini prevede 33 posti di qualifica dirigenziale. Dei 27 dirigenti attuali, 6 sono assunti a tempo determinato e cesseranno dall'incarico e dalle funzioni con l'entrata in carica del nuovo sindaco. Altri 4 dirigenti con contratto a tempo indeterminato verranno collocati a riposo entro il 1° luglio. I posti di funzione dirigenziale che si renderanno vacanti sono:

• Affari generali
• Risorse finanziarie
• Pianificazione e gestione territoriale
• Polizia municipale
• Settore Demografico, cimiteriale e decentramento
• Sportello unico per l'edilizia
• Tributi ed economato
• Cultura, Istituzione musica teatro eventi, Lettimi
• Organizzazione e gestione del personale
• Affitti e concessioni/demanio marittimo e porti turistici.

Contando inoltre i 3 dirigenti già collocati a riposo il 1° gennaio 2011 e non sostituiti, nell'arco di sei mesi il contingente di dirigenti potrebbe ridursi dunque di 13 unità, passando dai 30 in servizio al 31 dicembre 2010 ai 17 che rimarranno al 1° luglio 2011.

Da sottolineare che di questi 17 due sono assegnati alla Civica avvocatura e pertanto non sono destinabili, per espressa previsione di legge, a incarichi di natura gestionale.

Va precisato inoltre che in seguito all'entrata in vigore del "Decreto Brunetta" e secondo le più recenti interpretazioni della Corte dei Conti, il numero dei contratti di figure dirigenziali a tempo determinato (prima libero) non può ora superare l'8% del numero di posti di dirigente previsti nella dotazione organica (quindi un massimo di 3 per il Comune di Rimini).

Sulla base di queste considerazioni, l'Amministrazione comunale aveva valutato che fosse opportuno consentire che il presidio di alcune funzioni fondamentali venisse tempestivamente assicurato, prevedendo quindi nel piano occupazionale 2011-13 la copertura di alcuni posti dirigenziali a tempo indeterminato (quattro). Va ricordato che la scelta di procedere alla copertura di posti a tempo indeterminato deve necessariamente passare attraverso un concorso pubblico, procedura che richiede dai 4 ai 6 mesi di tempo. Non solo. Prima dell'indizione del concorso è inoltre necessario dar corso a ben due procedura di mobilità da svolgere a livello nazionale, che richiedono almeno 3 mesi.

L'intenzione dell'Amministrazione comunale era stata dunque quella di avviare tali procedure al fine di accelerare i tempi, fermo restando che le stesse avrebbero potuto in qualsiasi momento essere modificate, o anche totalmente bloccate, dalla nuova Amministrazione senza particolari difficoltà e senza costi, e soprattutto che la responsabilità della scelta delle figure dirigenziali sarebbe ricaduta interamente sulla nuova Amministrazione.

La scelta dei 4 posti dirigenziali era stata formulata in considerazione del delicato ruolo da rivestire e con l'unica finalità di garantire il presidio di funzioni che attengono alla sfera tecnico-gestionale (Ragioniere capo, Dirigente Affari generali e Personale, Dirigente dei Tributi, Dirigente del Demanio), per il quale si era ritenuto più idoneo un reclutamento attraverso un pubblico concorso e una stabilità di impiego.