"Dobbiamo guardare la realtà per quello che è - ha commentato il Sindaco Gnassi - il problema esiste. La dinamicità di Rimini ha finito per richiamare anche l'attenzione da parte del crimine organizzato e bisogna alzare la guardia con tutti gli strumenti a nostra disposizione per evitare, anche sul nostro territorio, qualsiasi tentativo d'infiltrazioni mafiose. Il "Protocollo d'Intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata" è un ulteriore strumento da mettere subito in campo accanto alle altre iniziative come l'istituzione di una struttura regionale della DIA. E' necessario però - ha continuato il Sindaco - che la società riminese si attrezzi anche con anticorpi autoctoni. Vi sono alcune funzioni, anche amministrative, professioni, categorie, che più di altre, se addestrate a leggere il fenomeno, possono suonare l'allerta prima che il fenomeno si espanda."
Il Comune di Rimini firmerà, nella prima settimana di febbraio il Protocollo d'Intesa
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