Introdotte due nuove agevolazioni: dimezzamento dell’aliquota Imu per gli immobili affittati nell’ambito del “Patto per la casa” e detrazione di 50 euro per chi installa impianti di videosorveglianza partecipata. Nessun aumento dei tributi comunali a carico dei riminese, investimenti per il prossimo anno per oltre 90 milioni
Nessun aumento dei tributi comunali a carico dei riminesi con l’introduzione di nuove agevolazioni mirate, mantenimento delle gratuità e delle agevolazioni per gli asili nido, la conferma dell’esenzione dall’addizionale IRPEF per i redditi fino a 16.000 euro, l’introduzione di nuove riduzioni IMU e conferma di quelle esistenti, la revisione dell’Imposta di soggiorno da destinare alla promozione internazionale del territorio riminese: sono questi i punti cardine della proposta di bilancio di previsione del Comune di Rimini per il 2024, illustrata ieri sera in Consiglio Comunale, primo step di un percorso che porterà all’approvazione della manovra prima della fine dell’anno.
L’assessore al Bilancio Juri Magrini insieme ai dirigenti e funzionari degli uffici, ha quindi passato in rassegna i principali elementi che compongono la manovra, a partire dalla scelta di proseguire nel contenimento della pressione fiscale e quindi di non aumentare i tributi comunali, non solo confermando tutte le agevolazioni a favore di famiglie e imprese, ma introducendone di nuove. La proposta contiene due novità: la prima è la riduzione dell’aliquota Imu al 50% per gli immobili locati nell’ambito del “Patto per la Casa”, il pacchetto voluto dall’Amministrazione per favorire l’incontro tra proprietari e coinquilini e stimolare il mercato dell’affitto. Per questi immobili la nuova aliquota sarà allo 0,38% rispetto all’1,04% dell’aliquota ordinaria e allo 0,76% in essere per le altre abitazioni locate a canone concordato.
La seconda è una nuova detrazione di 50 euro per gli immobili che installano impianti di videosorveglianza partecipata.
Confermate anche la soglia di esenzione per l’addizionale Irpef per redditi sotto i 16 mila euro, che consentirà a 59mila i cittadini di non dover versare il tributo (numero che supera quello dei non esenti) e la revisione delle aliquote già introdotta nella scorsa manovra, che ha comportato una riduzione del tributo rispetto al 2022 per 48.381 riminesi.
Saranno invece rimodulate le aliquote dell’imposta di soggiorno, ferme al 2018, confermando al contempo tutte le esenzioni (per minori, anziani, invalidi, accompagnatori, autisti, militari, personale sanitario). Le maggiori risorse derivate da gettito da imposta saranno destinate ad investimenti straordinari sulla città a favore della sua accessibilità e attrattività turistica, in linea con quanto previsto dal Regolamento per l’applicazione dell’imposta. In particolare: campagne di promozione internazionali, potenziamento del trasporto pubblico, alto livello di manutenzione del verde urbano cresciuto in quantità e qualità grazie all’attrattore Parco del Mare; sostegno ai grandi eventi (nel 2024 tra gli altri la prima tappa del Tour de France e il ritorno della Biennale del Disegno).
Prosegue la progressiva estinzione del debito, che al 31 dicembre 2024 sarà ridotto di quasi 19 milioni rispetto ad inizio mandato e resta salda la quota di risorse dedicate al welfare, all’istruzione, alle politiche sociali e alla famiglia, che rappresenta la voce più corposa nella spesa corrente dell’ente, con quasi 40 milioni sono destinati a garantire i diritti per i minori, le famiglie, gli anziani, il sostegno alla disabilità. Tra le politiche messe in atto la conferma della gratuità e del sistema di abbattimento delle rette di frequenza degli asili nidi nel sistema pubblico privato, introdotta ad inizio mandato.
Per quanto riguarda le imprese confermato il programma SISE - Sostegno alle Imprese e Sviluppo Economico (ex No Tax Area) con incentivi ed agevolazioni a sostegno delle attività imprenditoriali del territorio come start up, imprese giovanili e botteghe storiche. A supporto delle imprese la conferma di aliquote agevolate Imu per i capannoni industriali e artigianali e del progetto Rimini Open Space per l’utilizzo del suolo pubblico a sostegno di centinaia di attività della città.
Il sostegno alle attività imprenditoriali avviene anche attraverso un’azione indiretta che al tempo stesso conferma la solidità del bilancio comunale: la capacità dell’ente di pagare nei tempi le imprese. A chiusura del terzo trimestre 2023, l’indice della tempestività dei pagamenti era di -3,76 giorni, con il Comune in grado cioè di pagare le imprese con quasi quattro giorni e mezzo di anticipo rispetto alla scadenza stabilita dei trenta giorni. Al 30 settembre 2023 il Comune ha corrisposto i pagamenti a favore delle attività imprenditoriali per circa 180 milioni di euro.
Altri due elementi fondanti del bilancio sono il contrasto all’evasione tributaria, un’azione che si prevede possa portare nel 2024 al recupero tra Imu, Tari, Imposta di soggiorno e Ici non versate di una somma pari a 8,6 milioni di euro (quasi 54 milioni negli ultimi cinque anni) e la razionalizzazione della spesa dell’Ente guardando in particolare ai consumi energetici, con un risparmio stimato rispetto alla spesa sostenuta nel 2022 di quasi 4 milioni di euro.
Infine il capitolo investimenti, con il 2024 che sarà caratterizzato dalla prosecuzione di alcuni interventi strategici per lo sviluppo della città, in termini di riqualificazione urbana e di dotazione di servizi, per una quota di investimenti solo per l’anno che è alle porte superiore ai 90 milioni. Tra le opere: l’avanzamento del Parco del Mare a Rimini sud, il prolungamento del Metromare dalla stazione alla Fiera, la nuova piscina comunale e la valorizzazione del Parco don Tonino Bello, i tre nuovi asili nido finanziati dal Pnrr, il parcheggio Marvelli in piazza Tripoli, l’avanzamento del Piano di salvaguardia di balneazione a Rivazzurra, la riqualificazione e la nuova illuminazione del Ponte di Tiberio, il potenziamento dei servizi comunali diffusi sul territorio da Corpolò a Miramare.
“Siamo orgogliosi di poter presentare al Consiglio una proposta di manovra solida, capace di non aggravare il carico delle famiglie alle prese con la morsa dell’inflazione – sottolinea l’assessore Juri Magrini – L’equilibrio di bilancio ci permette non solo di non aumentare i tributi a carico dei cittadini, ma anche di intervenire con nuove azioni che possano intercettare i bisogni e le necessità della comunità. In questa direzione vanno le due novità che vogliamo introdurre, a partire dall’applicazione di una detrazione dell’aliquota dell’IMU ai cittadini che installeranno le telecamere nella loro proprietà. Un’azione che si propone di integrare la rete di videosorveglianza cittadina, che oggi conta già trecento telecamere attive e operative sul territorio e a cui nel corso del 2024 se ne aggiungerà un altro centinaio, con l’obiettivo di contribuire ad innalzare il livello di sicurezza percepita per i cittadini. Con il dimezzamento dell’aliquota Imu per gli immobili locati attraverso il “Patto per la Casa” vogliamo dare un ulteriore spinta ad uno strumento che crediamo possa essere utile per fornire maggiori tutele e possibilità ai proprietari degli immobili e agli inquilini in cerca di abitazione. Una manovra quindi che prova a tenere insieme tutte le componenti della comunità: famiglie, imprese, fragili, nell’ottica del perseguimento del bene pubblico”.