La Presidenza del Consiglio Comunale del Comune di Rimini precisa:
“Il Consiglio Comunale di Rimini, massima assise rappresentativa della comunità locale, di cui ne tutela diritti e interessi e ne promuove la convivenza e sviluppo, in data 21 settembre 2006, si è occupato - in forma non certo estranea alla sua funzione ed al suo ruolo – del referendum per l’aggregazione alla Provincia di Rimini dei sette Comuni dell’Alta Valmarecchia.
Con l’ordine del giorno approvato il 21 settembre 2006, che contiene significative considerazioni storiche, economiche e politiche, si è affermata la volontà di operare per il ricongiungimento coi sette Comuni dell’Alta Valmarecchia con la Provincia di Rimini
Dopo il risultato del referendum che ha avuto un pronunciamento favorevole sull’aggregazione, il 4 gennaio 2007, rispondendo ad una specifica interrogazione del Consigliere Comunale Tiziano Arlotti, il Sindaco riconosceva l’importanza che la Commissione Consiliare Affari Istituzionale desse un segno preciso della volontà del Consiglio Comunale che non poteva essere trascurata.
La Commissione Consiliare, a ciò appositamente convocata, con invito esteso a tutte le autorità istituzionali e parlamentari locali, in data 19 marzo 2007 ha definito il testo di un ordine del giorno così formulato:
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“E’ pertanto opportuno che il Comune di Rimini, coerentemente con l’ordine del giorno approvato a grandissima maggioranza con una sola astensione il 21/9/2006, si attivi:
- per concertare col Presidente della Provincia la richiesta di incontro al Presidente della Giunta della Regione Emilia Romagna e al Presidente del Consiglio Regionale con l’obiettivo di accelerare l’iter per dare il parere favorevole al passaggio dei sette comuni nella Regione Emilia-Romagna;
- perchè le istituzioni dell’Emilia-Romagna e del riminese mettano in atto un confronto con le istituzioni delle Marche e del pesarese affinché operativamente si assecondi questo passaggio a partire dai temi della viabilità, della sanità, della scuola, della promozione e integrazione turistica, senza interruzione di un adeguato flusso di risorse;
- perché venga sottoscritto un protocollo fra le due Regioni che si vincolino per il rispetto di questo protocollo con l’obiettivo di arrivare alle elezioni amministrative del 2009 con l’elezione del nuovo Consiglio Provinciale e il definitivo passaggio dei sette comuni sotto la Regione Emilia-Romagna nella Provincia di Rimini;
- perché i parlamentari locali si facciano interpreti presso il Governo ed il Parlamento della volontà degli elettori e della comunità riminese che si è pronunciata con gli ordini del giorno approvati dal Consiglio Provinciale e dal Consiglio Comunale di Rimini”.
L’iniziativa del Comune di Rimini, del suo Consiglio, della Commissione Affari Istituzionali è stata considerata dal Presidente della Provincia di Rimini “una agitazione inadeguata”.
Il giudizio non è certo rispettoso dell’autonomia e del ruolo politico del Comune e dei suoi organi, impegnati ad operare seriamente per la causa dell’aggregazione dei sette Comuni dell’Alta Valmarecchia.
Proprio per questo ultimo aspetto, sarebbe risultato sicuramente più utile e di maggior chiarimento l’intervento diretto della Provincia nella discussione svoltasi in quella sede e si poteva già registrare quella stretta unione, auspicata, che consente certamente di raggiungere gli obiettivi e i risultati prefissati.”