"E' necessario partire da un antefatto: Nel marzo 2008 un operatore commerciale con attività in storico inviava all'ufficio pubblicità-affissioni ed alla Polizia Municipale del Comune di Rimini un esposto, corredato di fotografie, per segnalare la presenza di numerose preinsegne abusive.
Dopo aver effettuato le dovute verifiche in loco ed aver appurato la presenza di situazioni anche piuttosto critiche (cartelli inseriti su pali della segnaletica stradale e/o inchiodati su pareti di palazzi storici e chiese) l'Ufficio pubblicità ha inviato 36 avvii al procedimento con richiesta di rimuovere gli impianti segnalati e risultati abusivi. Peraltro è risultato che la maggior parte di essi (il 90%) negli ultimi anni non abbiano neppure pagato l'imposta comunale sulla pubblicità.
Quanto alla denunciata 'inerzia dell'amministrazione comunale ed alla mancanza di disposizioni in materia di preinsegne', è sufficiente consultare il regolamento per la disciplina degli impianti pubblicitari del 2002 ed il piano degli impianti del 2006 (entrambi pubblicati sul sito internet del comune) per comprendere che si tratta di mezzi pubblicitari la cui installazione, nel centro storico, è vincolata ad un sistema unitario, non di facile realizzazione, in quanto deve tener conto delle prescrizioni della Soprintendenza ai beni ambientali ed architettonici di Ravenna.
Dopo un primo tentativo di gara andata infruttuosa nel 2006, a giugno 2008 è stato bandito un secondo avviso di gara la cui espletazione, con relativa scelta della ditta vincitrice, è fissata per martedì 22 luglio. Che al Comune stia a cuore la realizzazione di un pregevole sistema di preinsegne nel centro storico (zona di particolare valore) lo testimonia il fatto che il progetto del 2006 è stato rielaborato ed è stato fissato un canone a favore dell'amministrazione pressoché simbolico, al fine di consentire la partecipazione del maggior numero possibile di ditte interessate.
Tutto ciò però non esula dal verificare eventuali situazioni non conformi."