"In merito al dibattito riaperto da alcuni consiglieri comunali sul tema dell'assistenza domiciliare, occorre chiarire alcuni punti fondamentali per sgomberare il campo da equivoci e affermazioni non corrispondenti a verità.

Non vi è stato alcun taglio al fondo per l'assistenza domiciliare, il cui ammontare sarà quest'anno il medesimo del 2009, pari a 1 milione e 288mila euro. Mentre il Governo ha azzerato il fondo per le famiglie e tagliato del 30% i fondi destinati alle politiche socio-sanitarie regionali, la Regione Emilia-Romagna ha invece aumentato le proprie risorse e stanziato a bilancio 22 milioni di euro in più proprio per fare fronte ai tagli operati a livello centrale. Il Comune ha dunque mantenuto lo stesso importo dell'anno passato e i fondi non sono stati in alcun modo tagliati.

In particolare le risorse stanziate complessivamente quest'anno a favore delle famiglie che si avvalgono di assistenti (caregivers o badanti) sono superiori a quelle che negli anni passati andavano a coprire il bando comunale per assistenti famigliari. Qualche cifra: per il 2010 sono stati stanziati 210.000 euro (nel 2009 erano 122.197 euro) come contributo mensile di € 160 per tutti gli anziani che percepiscono l'assegno di cura, utilizzano assistenti famigliari con regolare contratto di lavoro, hanno un ISEE estratto inferiore a € 15.000 (nel 2009 era di € 10.000). Saranno così il 10% in più le famiglie nelle condizioni di accedere al contributo mensile.

Va ricordato infine che gli strumenti di assistenza agli anziani sono molteplici e non si limitano all'assistenza domiciliare, che viene fornita in relazione alla situazione economica e sanitaria dell'assistito. Solo per citare alcuni esempi, vengono infatti erogati anche assegni di accompagnamento e assegni di cura, e vengono messe in campo azioni come centri sollievo e centri diurni. Si tratta di un sistema di assistenza che garantisce l'appropriatezza della risposta data, nell'ambito della valutazione attenta di tutti i singoli bisogni".