Innanzitutto una precisazione sulle cifre. La pagella pubblicata dal Giornale dellArte, da cui prende le mosse larticolo pubblicato oggi a pagina 11 del Resto del Carlino Rimini, cita per il Museo della Città 20mila visitatori allanno. I dati ufficiali delle presenze sono invece ben differenti, e più di quattro volte tanto.
Nel 2008 sono state 85mila le presenze registrate, salite a 86mila nellanno appena concluso. Un trend di crescita che vede il Museo della Città in controtendenza rispetto al panorama regionale e nazionale, che ha registrato nei primi otto mesi dellanno rispettivamente il 9,39% e il -2,99% di visitatori. Un risultato, quello riminese, cui hanno contribuito in modo rilevante (28%) anche i giovani in visita scolastica o protagonisti delle diverse attività rivolte a loro e alle famiglie.
Chiarito questo dettaglio, resta limpressione che le critiche mosse al Museo della Città siano quantomeno ingenerose. Ricordiamo limpegno di spesa corrente destinato ogni anno al Museo, che va dal milione e 260mila euro del 2004 ai quasi due milioni del 2008.
Anche dal punto di vista degli investimenti la mole di risorse impegnate è rilevante. E praticamente ultimata la sistemazione del giardino, e per giugno di questanno è prevista lapertura della nuova sezione archeologica, che si annuncia come uno degli appuntamenti di maggior rilevanza del 2010.
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati spesi 2 milioni 956mila euro per la Domus e stiamo lavorando alla ristrutturazione dellala moderna del Museo, che affiancherà lesposizione permanente a spazi per esposizioni temporanee, insieme a laboratori e servizi didattici. La consegna è prevista in questo caso a fine 2010, per un costo complessivo di 2 milioni 159.147 euro per le casse comunali.
Ed è di pochi giorni fa lapertura della "Domus di Bacco", luogo di ristoro e di incontro all'interno del Museo della Città, che valorizza l'esperienza della Strada dei Vini e dei Sapori.
Dati alla mano, ci sembra quindi di poter affermare non solo che siamo impegnati da tempo nella valorizzazione del Museo della Città, ma anche che stiamo costantemente lavorando per migliorare spazi, allestimenti e servizi, ben consapevoli (la Domus ne è la dimostrazione) che non sia più sufficiente conservare, ma occorra promuovere il patrimonio artistico e culturale della nostra città.
Ciò non significa respingere le critiche, quando queste derivano da un interesse sincero. E rileviamo che tra i giudizi espressi dal Giornale dellArte vi sono due 7, attribuiti alla sede del Museo della città e alla visibilità.
Siamo daccordo con laffermazione che il Museo meriti più rispetto e più attenzione, da parte di tutti. Pur non dimenticando la pesante contrazione delle risorse a disposizione degli enti locali, ogni osservazione o pagella, quando autorevole, non può che essere di stimolo per spingerci ad un impegno ancora maggiore.
Antonella Beltrami