A fine dicembre ho sottoscritto un appello dell’ANCI, insieme ai Comuni di Torino, Milano, Bari, Cosenza, affinché il Governo, proceda al taglio di alcuni aspetti burocratici che possono elidere alla radice l’impatto positivo del Bonus. Ma quello dello sfrondamento dei lacci e lacciuoli procedurali è solo una delle due leve su cui gli Enti locali possono e debbono agire. Non basta. Anche i Comuni devono orientare la loro organizzazione nella gestione più efficace di questa ondata di lavoro, che poi è un’ondata di fiducia nella ripresa attraverso il beneficio comune del miglioramento del patrimonio edilizio privato.
Per questo, come Comune di Rimini, abbiamo programmato per le prossime settimane e per tutto il primo semestre 2021 un deciso incremento di personale e di adeguamento tecnologico, mettendo in campo da subito due soluzioni sinergiche:
Nell’immediato verrà potenziato il contingente di personale dedicato all’evasione delle istanze di accesso ai documenti e ai fascicoli edilizi, attraverso lo spostamento straordinario di diverse unità di personale all’archivio dello Sportello Unico dell’edilizia.
Verrà allineata in tempi rapidi l’operatività della ditta aggiudicataria del servizio di digitalizzazione dell’archivio (che, va detto, è diventata operativa solo dall’estate 2020 dopo il definitivo rigetto da parte del Consiglio di Stato del ricorso presentato da un’altra impresa concorrente ) in modo da rispondere in maniera pronta e completa alle istanze.
È chiaro che l’attenzione da parte delle amministrazioni locali su questo fronte deve essere prioritaria di qui a tutto il 2021 almeno. Si tratta di mettere in piedi moduli organizzativi in settori storicamente di complessa gestione, anche e soprattutto in relazione alla mole della documentazione storica, archivistica, esclusivamente cartacea. Mi giungono riscontri dai colleghi dei Comuni capoluogo vicini e non circa una crescente difficoltà a gestire la tempistica delle domande. Ma in ogni caso bisogna farlo necessariamente. Il Comune di Rimini con questo sforzo ‘a presa rapida’, prendendo atto anche delle istanze avanzate dagli ordini professionali in tal senso, intende accompagnare e sostenere il lavoro dei tecnici e degli ordini con misure straordinarie e strutturali”.