Penultimo appuntamento con le “Meditazioni riminesi” che venerdì 19 marzo, al Teatro degli Atti, ospitano Francesco Saverio Borrelli. Noto al grande pubblico per aver diretto nel 1992 il pool di “Mani pulite”, Francesco Saverio Borrelli, uscito dalla magistratura per raggiunti limiti di età nell’aprile 2002 ed oggi a riposo, analizzerà la Postpolitica attraverso il neologismo della Postlegalità? Diritto, etica, politica. Dopo un'introduzione nella quale si chiederà se un neologismo come post-legalità, creato per analogia con post-politica, abbia diritto di cittadinanza per designare una presente fase di illanguidimento generalizzato del senso della legalità, Borrelli parlerà dell'importanza del rispetto delle regole per l'ordinato intrecciarsi dei rapporti nell'ambito della società, del valore etico, ma anche della convenienza economico-pratica da ascriversi alla legalità, accennando ai rapporti configurabili tra etica e legge, tra legge e giustizia, tra giustizia e politica, anche con riferimento al controllo di legalità cui politici e pubblici amministratori non possono non soggiacere nello stato di diritto; con riferimento infine ad alcuni fattori che nella complessa realtà moderna tendono talora a sfumare il confine tra politica e giurisdizione, senza che ciò debba però significare uno scadimento del senso della legalità. Nato a Napoli il 12 aprile 1930 da famiglia di magistrati, Francesco Saverio Borrelli oltre alla laurea con lode in giurisprudenza consegue nello stesso anno (1952) il diploma in pianoforte al Conservatorio musicale “L. Cherubini” di Firenze. Entra in magistratura nel 1955 e a Milano svolge funzioni di pretore civile, giudice fallimentare, giudice civile, venendo promosso consigliere di corte d’appello a seguito di concorso per esami. Nel 1975 passa al settore penale e viene nominato presidente di sezione nel Tribunale di Milano, poi presidente di una Corte d’Assise; nel 1984 ottiene di passare al pubblico ministero e viene nominato Procuratore della Repubblica aggiunto e dal 1988 Procuratore della Repubblica di Milano; nel 1999 viene nominato Procuratore Generale della Repubblica, sempre a Milano. Coniugato dal 1957 ha avuto due figli, uno dei quali magistrato. Borrelli è in pensione dal 12 aprile 2002, per raggiunti limiti di età, con il titolo di Procuratore della Corte Suprema di Cassazione In seguito all’esperienza di “Mani pulite”, che ha dato origine alla cosiddetta Tangentopoli, ha pubblicato: Corruzione e giustizia: Mani pulite (1992-1998) nelle parole del procuratore Francesco Saverio Borrelli , Milano, Kaos, 1999.