Polizia municipale: sequestrati 200 accessori di abbigliamento contraffatti

Oltre 3000 giocattoli privi del marchio CE originale, 200 accessori di abbigliamento contraffatti. Sono i numeri dei sequestri di merce effettuati da inizio anno dalla sezione amministrativa della Polizia Municipale, che ha compiuto diversi controlli in esercizi commerciali di vendita al dettaglio nella zona di Corso Giovanni XXIII e di marina centro.
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Oggi il controllo più recente, nei confronti di un'attività commerciale gestita da una cittadina italiana. Proprio durante tale ispezione gli agenti della Polizia municipale hanno sequestrato i 200 accessori di abbigliamento: cappellini, borse e cinture risultati copie contraffatte di originali di noti marchi di moda.

Da inizio anno sono 4 le attività complessivamente controllate. Oltre al negozio gestito dall'italiana, le ispezioni hanno riguardato altri 3 esercizi gestiti da cittadini cinesi.

Varie le irregolarità riscontrate, tra le quali spiccano, quelle relative alla normativa sui giocattoli, settore già da anni oggetto di particolare attenzione e sensibilità da parte della polizia locale proprio perché esposti a rischio sono gli utenti più deboli ed indifesi, i bambini.

Nel complesso, i giocattoli sequestrati ammontano a 3000 pezzi. I giocattoli irregolari, sui quali si è appuntata l'attenzione degli operatori, risultavano sprovvisti del marchio CE (che quando presente, se originale, garantisce il superamento di una serie di severi controlli di sicurezza del giocattolo esaminato). Alle verifiche, una parte dei giocattoli sequestrati ha mostrato problemi di sicurezza, come il distacco di piccole parti o l'apertura del vano delle batterie non adeguatamente protetto, col rischio di ingestione di prodotti tossici come le batterie o di parti che possono produrre soffocamento.

Le sanzioni amministrative pecuniarie sono significative: 6.750,00 € da versare all'erario.

La violazione della normativa a tutela delle griffe ha inoltre comportato una denuncia penale a piede libero per i reati di commercio di prodotti con segni falsi (punibile reclusione fino a 2 anni e multa fino a 20.000 €) e ricettazione (da 2 a 8 anni di reclusione e multa da 516,00 a 10329,00 €).

"L'attività della Polizia amministrativa si svolge senza soluzione di continuità, con controlli a tappeto sia su attività gestite da cittadini italiani, sia nei confronti di attività gestite da stranieri - sottolinea l'assessore alla Polizia municipale, Roberto Biagini - . La lotta all'abusivismo commerciale prosegue serrata lungo tutto l'arco dell'anno. Purtroppo non è agevolata, così come non lo è la prevenzione del fenomeno, quando sono gli stessi cittadini italiani a gestire a Rimini attività che contribuiscono a immettere sul mercato merce contraffatta".

Agli ultimissimi controlli si aggiungono quelli effettuati nella seconda metà dello scorso anno, che ha visto gli uomini della polizia amministrativa impegnati nella tutela della sicurezza dei prodotti e nella difesa degli interessi dei consumatori, con particolare riguardo al rispetto delle regole di igiene, alla presenza dei prezzi, al rispetto delle normative sul fumo, sui rumori notturni e sulla vendita di alcol.

Cinque discoteche, in particolare, sono state più volte oggetto di controllo. Una era priva delle necessarie autorizzazioni per l'apertura, mentre varie irregolarità si sono riscontrate per la mancanza di sicurezza dei locali (uscite di sicurezza bloccate o estintori scaduti e non revisionati).

Cinque le strutture ricettive verificate, due delle quali trovate non in regola perché aperte prima della conclusione del procedimento di autorizzazione.

Altre violazioni sono state accertate in ambito igienico sanitario ed edilizio (modifica delle strutture) oltre alla carenza dei servizi minimi da fornire alla clientela, per un totale di sanzioni pari a 9.564,00 €.

Abusiva anche una grande struttura di vendita che è stata sanzionata per un importo pari a circa 10.000 €.

Sono stati pure verificate 8 attività artigianali di produzione di kebab, vari bar e due panifici: 65 violazioni riscontrate per un importo totale di 72.890,00 €. Le irregolarità hanno in buona parte rilievo igienico sanitario poiché si sono accertate vendita di prodotti alimentari oltre la data di scadenza oppure esposizione per la vendita di prodotti privi della lista degli ingredienti. Sequestrate 800 confezioni di prodotti che contenevano, fra gli altri, additivi chimici e conservanti vari.

L'Autorità Giudiziaria è stata attivata per un caso di somministrazione di prodotti in cattivo stato di conservazione, mentre altre violazioni amministrative hanno riguardato la mancata indicazione della provenienza della carne bovina, la mancata pulizia dei locali e degli strumenti di lavoro e lo scorretto smaltimento dei rifiuti.

Sanzioni anche ad un parrucchiere extracomunitario che esercitava l'attività senza i requisiti professionali previsti (550 €).

Denunciato un barista per avere somministrato una bevanda alcolica ad un minore di 16 anni.

Unitamente a queste violazioni ne sono emerse altre, infine, attinenti le normative edilizie ed urbanistiche.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:10