Avevano razziato in due giorni bevande alcoliche per 250 euro, i due giovani – lei una ventiquattrenne riminese – che le telecamere di sorveglianza del Conad Il Lago di via della Fiera avevano immortalato nel momento del furto.
Era una tecnica evidentemente collaudata e ingegnosa quella messa in atto dalla coppia che operava in concorso. Mentre lui, dopo averle prelevate dal bancale originario, provvedeva a staccare le etichette antitaccheggio delle bottiglie, che venivano lasciate tra gli scaffali del settore per gli animali domestici – evidentemente ma inutilmente ritenuto più sicuro perché appartato e meno frequentato – lei, subito dopo, giungeva sul posto per nasconderle in una capiente borsa rossa.
Ed è stata proprio questa borsa così caratteristica, insieme ad altri elementi come il tatuaggio sulla spalla e alcuni bracciali al polso e alle caviglie, a consentire agli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Comando di Polizia locale di Rimini di individuare nonostante le mascherine anticovid ne nascondessero i lineamenti e procedere al fermo della ragazza e alla denuncia per furto aggravato in concorso e continuato.
Il giorno successivo al 15 agosto, quando il legale rappresentante dell’esercizio commerciale aveva sporto denuncia in procura consegnando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza che avevano ripreso momento per momento il furto, veniva infatti segnalata direttamente al responsabile della Squadra di PG che la ragazza era ancora in azione. Individuata poco distante nel parco e dopo averla seguita, con l’ausilio degli agenti del Reparto mobile chiamati a rinforzo la fermava per poi, dopo averla identificata, provvedere alla sua denuncia recuperando le bottiglie di amaro che aveva nuovamente trafugato ancora nascoste nella borsa.
Dalle prime informazioni raccolte emergeva così che le bevande alcoliche venivano vendute sottobanco a pochi euro a titolari di alcuni minimarket cittadini su cui la Polizia locale riminese sta compiendo indagini per giungere alla loro identificazione e denuncia per ricettazione.