Dare alle aziende maggiori informazioni sull’opportunità e vantaggi che porta l’assunzione di dipendenti con disabilità; favorire un nuovo modello di collaborazioni positive fra imprese e servizi pubblici; è necessario fare uno scatto nel modo di pensare al rapporto tra lavoro e persone a rischio di esclusione, uscendo dalla logica dell’assistenzialismo ma trasformandolo in opportunità, sia per le persone che vengono inserite nell’ambiente di lavoro, sia per l’azienda stessa. Su queste premesse si è svolta la riunione odierna, molto partecipata, in cui si è fatto il punto sulle politiche integrate e sulle misure operative dedicate al contrasto al lavoro nero e all’inserimento di persone fragili in ambito lavorativo attraverso formazione, tirocini e responsabilità sociale da parte delle imprese, ribadendo i vantaggi del potere contare per l’attività lavorativa su persone con capacità differenti.
Le proposte emerse dalla cabina di regia riguardano l’opportunità di estendere la stessa all’intero territorio provinciale, affrontando poi nel dettaglio nel concreto queste e altre problematiche (compresa quella dei cosiddetti ‘rider’).
Nelle prossime settimane comincerà l’analisi specifica delle misure e delle ipotesi di sostegno all’inserimento lavorativo.