Isole di benessere accessibili tutti, a qualsiasi età, immerse in un contesto urbano rinaturalizzato tra il mare e il verde del lungomare.
Sul ‘seawellness’ e sul miglioramento complessivo della vivibilità degli spazi urbani e quindi della vita di chi li frequenta poggia la filosofia del Parco del Mare, il progetto di trasformazione che sta rivoluzionando i sedici chilometri di waterfront liberandolo dal traffico delle auto e inserendo nuovi servizi dedicati ai cittadini e i turisti. E tra le nuove funzioni che caratterizzeranno il Parco del Mare ci saranno le ‘ palestre a cielo aperto’, isole dedicate al fitness e all’attività motoria, che offriranno nuove possibilità di praticare attività fisica outdoor in spazi strutturati.
Il progetto approvato dalla Giunta comunale nell’ultima seduta nasce dalla collaborazione con il Piano strategico e con il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna - Campus di Rimini e si arricchisce anche dell'esperienza maturata nella scorsa estate, grazie alla prima postazione dedicata al fitness inaugurata sul lungomare Tintori. L’obiettivo principale, che prevede anche il coinvolgimento dell’Azienda sanitaria locale, è quello di aumentare l’offerta di spazi dedicati allo sport e allo stesso tempo sviluppare l’attività di ricerca nel campo della salute, della prevenzione, degli stili di vita sani. In particolare, l’ambito delle Scienze Motorie si appoggerà alle isole fitness per sviluppare programmi di attività outdoor con diverse finalità e rivolte alla più ampia platea di utilizzatori.
Saranno otto le isole dedicate al wellness e alla salute previste nei primi quattro tratti del Parco del Mare sud (tre nel tratto 1, due nel tratto 2, una nel tratto 3 e infine due nel tratto 8), tutte liberamente accessibili che avranno diverse dimensioni (57 mq quelle piccole, 85 mq + 20mq di area a verde quelle più grandi) e diverse caratteristiche per rispondere alle più svariate esigenze. Tre di queste sei isole saranno ‘funzionali’, dotate cioè di attrezzature utilizzabili da un'ampia fascia di utenza di sportivi, dal livello base al livello medio. Le altre sono “calisthenics” cioè dotate di attrezzature adatte anche ad una fascia di sportivi più allenati. Nelle isole si potranno quindi trovare attrezzi come jumping box, parallele, pull up, spalliere, anelli e tanto altro per consentire una molteplicità di allenamenti.
Le isole fitness saranno oggetto di appalto che oltre alla posa e alla fornitura delle attrezzatture, prevede anche la realizzazione di una app digitale per la fruizione delle diverse aree e di ogni attrezzo. L’app dovrà poter essere implementata per comprendere le ulteriori isole funzionali e calisthenics che verranno dislocate lungo l'intero ambito del Parco del Mare di Rimini, con l'obiettivo di fornire un prodotto tecnologico innovativo e utile a gestire in maniera coordinata tutte le aree fitness lungo i sedici chilometri di parco. L'applicazione digitale dovrà avere un contenuto personalizzabile e fornire il supporto all'esecuzione degli allenamenti assegnando dei programmi di training per ciascun utente. La app sarà poi successivamente integrata all'interno di una ulteriore piattaforma digitale in fase di studio creata appositamente per veicolare i numerosi contenuti del Parco del mare.
Il progetto prevede un investimento complessivo di circa 470mila euro, finanziato con risorse regionali.
“Con il progetto delle palestre a cielo aperto del Parco del Mare abbiamo anticipato quella che oggi rappresenta un’esigenza irrinunciabile, la dotazione di spazi all’aperto polifunzionali, in grado di offrire servizi e funzioni ai cittadini – sottolinea l’assessore alla gestione del Territorio Roberta Frisoni - Con il Parco del Mare dotiamo la città di nuove postazioni fitness ‘smart’, pensate per essere accessibili a tutti e facilmente utilizzabili grazie alle app. Guardiamo al futuro investendo sulla salute, sulla prevenzione, su un nuovo modo di promuovere gli stili di vita sani e benessere, a 360 gradi. Una esigenza che diventa sempre più necessaria nel 'mondo nuovo' post pandemia”.