Alle soglie dei miei settantanni scrive Cesare Padovani nel corso della presentazione delliniziativa in programma sabato 12 ottobre alle ore 17,30 nelle Sale antiche della Biblioteca civica Gambalunga - ho voluto dar ordine a queste note di viaggio, raccolte nel corso di un ventennio, durante i miei soggiorni estivi in Grecia.
Si tratta di una rapsodia di luoghi della grecità prosegue Padovani - riunita in dodici capitoli, che possono essere considerati come racconti autonomi, tenuti insieme dalla poetica dellinterrogare persone, cose, avvenimenti, e dellinterrogarmi. Ogni capitolo è preceduto da una breve sosta, dedicata ad un poeta, ad un filosofo, oppure ad unepoca del pensiero remoto o recente, dal cui spirito viene tinteggiato il sottofondo dellintero episodio.
Unattualità che lassessore alla Cultura Massimo Pulini non ha mancato di evidenziare per come le cronache raccontano la Grecia dipinta come spauracchio. E questo libro, un vero e proprio libro di viaggio nel contempo fisico e mentale, ha il merito di ricordarci come la Grecia sia invece quella sorgente di parole e icone che ha dei rivoli in tutti noi.
Perché una cosa è certa ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi questa avventura acustica ha a che fare con la Città, perché quellonda che si infrange sulla battigia ha lo stesso rumore e odore di quella che arriva qui sulla nostra spiaggia. Così come è certo che Cesare Padovani, che sostiene daver radici greche seppur nato in Veneto, sia da oltre mezzo secolo uno di noi, uno dei grandi riminesi che la Città può vantare. Ed è per questo che abbiamo voluto far della presentazione di questa opera un momento importante, nel solco dellimpegno che, da quando siamo qui, abbiamo messo per dare un senso alla riscoperta dei beni immateriali di questa città e dei suoi talenti.
"In questa mia avventura acustica prosegue Padovani - (paflasmós, infatti, è il rumore dellonda che sinfrange sulla battigia), mutuando un aforisma di Heidegger ho inteso scrivere per capire e, appunto in virtù di questa disponibilità, essere più greco dei greci: ho cercato di ricucire ogni incontro (isole, cimeli, paesaggi, figure umane, cibi, naufragi, evocazioni mitologiche, personaggi) con il filo del mio vissuto, attento alla parola come ha osservato Ennio Grassi, che prende corpo indagando sui perché delle cose e dellesistere, mentre inciampavo su scorie di un mondo che va seppellendo la sua stessa identità. Inevitabilmente, e quasi senzaccorgermene ha proseguito Padovani- la mia scrittura spesso ha preso il sopravvento costringendomi a narrare stati danimo che mai mi si sarebbero rivelati. Sicché, anche un fenomeno semplice, quotidiano, anche scaduto nel mare delle nostre ovvietà (un tramonto, il vento che solleva la sabbia, la luna, lombra di una colonna, lo sciabordio dellonda ), mi faceva da specchio: scorgendovi riflessi reificati dei miei pensieri, tracce del mio vissuto, sapori della mia esistenza. Ecco allora che posso affermare quanto questo mio modo di viaggiare abbia trovato il suo senso nelle trasfigurazioni cui ho dato vita: ogni passo ha aperto un dialogo con qualcosa e con qualcuno che, più che esistere, avrebbe saputo esistere, perché in ogni cosa volto, memoria, mito, bocca dialogante... io mi riflettevo; e credo che parecchi che mi leggeranno potrebbero riconoscere tra questi sentieri qualche propria esperienza, magari latente, silenziosa, non sempre venuta alla luce. Penso, allora, che lungo questi miei camminamenti anche gli sbalzi di stile, le impennate dovute alle suggestioni e le calme acque delle descrizioni, possano far parte di questo mio procedere, spesso senza essere auriga del carro della mia narrazione.
Lappuntamento con PAFLASMÓS, viaggio nell'anima della Grecia di Cesare Padovani è sabato 12 ottobre alle 17,30 nelle Sale antiche della Biblioteca civica Gambalunga, dove oltre allautore, saranno presenti il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, lassessore alla Cultura Massimo Pulini ed Ennio Grassi che condurrà , la conversazione con lautore vi sarà il contributo delle letture di Pier Paolo Paolizzi e il flauto di Giulio Pinchi.
Cesare Padovani (1938). Sostiene di avere radici culturali greche, anche se risulta Veneto per l'anagrafe, e da oltre mezzo secolo vive a Rimini, dove ha insegnato Lettere alle Superiori. Si è laureato a Bologna con una tesi sulla Poetica di P.P.Pasolini, amico con cui ha avuto corrispondenza epistolare. E' stato pure incaricato alle Università di Urbino e di Padova, producendo saggi e pubblicazioni di vario interesse. Tra le più significative, La speranza handicappata (1974), Handicap e sesso: omissis (1982), e di recente A partire da Ippocrate (2000). Conduce parecchi seminari e conferenze sull'attualità dei miti. Paflasmós, viaggio nell'anima della Grecia (ed. Diabasis). Attraverso incontri, luoghi, personaggi e figure mitologiche evocate nell'attualità, ecco una fresca rapsodia che, per 12 racconti, ricuce il filo del vissuto dell'autore, continuamente alla ricerca di sé, delle ragioni dell'esistere, e alla scoperta dell'insolito... Una immersione tra profumi, sapori, saperi, e liriche sonorità di una Terra Madre sempre presente, silenziosa: per accorgersi del suo nutrimento occorre essere più greci dei greci.