Pablo Echaurren firma l'estate 2007

Al visionario artista romano il compito di realizzare l’immagine copertina di Rimini
Data di pubblicazione

I colori abbaglianti e l’immaginario onirico di Pablo Echaurren firmano l’immagine testimonial 2007 della città di Rimini. Dopo René Gruau, Gianluigi Toccafondo, Milo Manara, Jovanotti e, nel 2006, Luca Giovagnoli, tocca all’artista romano il compito di realizzare l’immagine copertina della prossima stagione balneare, ancora una volta nel segno di un grande autore che filtra Rimini attraverso la propria sensibilità artistica.

A Pablo Echaurren, al suo talento visionario ricco di cromatismo e di riferimenti concettuali che spaziano tra le diverse forme di arte ‘alta’ e ‘bassa’, è stato affidato dall’amministrazione comunale il compito di realizzare l’immagine che nel 2007 figurerà sui manifesti, sui materiali turistici e promozionali, sulle pubblicità, sulle cartoline dell’estate di Rimini. Pablo Echaurren in questo senso è il settimo autore in ordine cronologico della recente prosecuzione della celebre tradizione della grafica balneare riminese: un elenco di grandi personalità dell’affiche pubblicitaria, dell’illustrazione, del fumetto, dello spettacolo, scelte di anno in anno per interpretare in modi eterogenei l’immagine e la percezione di Rimini, ricollegandosi idealmente agli storici capostipiti da Marcello Dudovich e Adolfo Busi a Ugo Nespolo e Milton Glaser.

L’opera di Echaurren si distanzia sensibilmente, sia per soggetti che per tratto figurativo, rispetto a quelle realizzate precedentemente: un’esplosione di colori, incorniciata dalla sagoma di due delfini (la versione contemporanea dell’animale marino cavalcato da una ragazza di un celebre manifesto balneare di Dudovich?), forme dinamiche incastonate che creano un intreccio di figure armonioso e da decodificare.

Lo stesso autore ha spiegato così la filosofia che ha seguito per comporre la sua immagine di Rimini:

“Il delfino è il mare. Il mare è il delfino. Non si scappa. E Rimini è località marina per antonomasia. Ergo il delfino è Rimini. E viceversa. Simboli simbiotici. Il delfino è il giocoliere del mare, l’acrobata acquatico, l’interprete principe delle sculture liquide, delle fontane barocche, di Giovan Lorenzo Bernini. E Bernini è Roma. Roma-Rimini? Fellini!”

L’opera originale entrerà a far parte del patrimonio del Museo della Città. L’Amministrazione Comunale di Rimini ringrazia Pablo Echaurren per avere accettato la proposta di collaborazione.

La Rimini di Echaurren, continuità nell’innovazione

Figure femminili, scene di vita balneare, sfondi di alberghi dalle architetture sognanti: questi sono alcuni dei tratti caratteristici che, per oltre un secolo, hanno accompagnato l’immagine balneare di Rimini. Tratti talmente caratteristici che hanno influenzato anche le più recenti immagini: da Gruau a Manara, da Jovanotti e Toccafondo uniti, pur nel diverso stile, dal comune tratto figurativo.

La scelta che l’Amministrazione comunale di Rimini ha operato quest’anno va decisamente in controtendenza a quella tradizione figurativa.

Né poteva essere altrimenti dal momento che la scelta dell’autore dell’immagine 2007 è caduta quest’anno su Pablo Echaurren. Un artista che ha messo a punto un proprio stile, sullo sfondo dell’ultima pop art in un costante dialogo con le avanguardie storiche.

Nonostante questo tratto così caratteristico (particolare) il legame di Echaurren con la precedente tradizione risalta da alcuni particolari. A cominciare dalla scelta dei colori: il blu e il verde (pur attraverso tonalità varie) hanno da sempre costituito costanti cromatiche della grafica balneare riminese. Ma è soprattutto la sagoma dei delfini che fa da cornice alla immagine centrale di Echaurren a legare il disegno del 2007 alla grafica degli illustratori precedenti.

In definitiva l’immagine di quest’anno può essere varata all’insegna della “continuità nella innovazione” che, a ben guardare, costituisce la vocazione del turismo riminese.

Stefano Pivato
Assessore alla cultura del Comune di Rimini

Biografia

Pablo Echaurren è nato a Roma nel 1951, figlio dell’attrice italiana Angela Faranda e del pittore cileno Roberto Sebastian. Giovanissimo, entra in contatto con Louis Aragon e Max Ernst e frequenta pittori del calibro di Jannis Kounellis e Franco Angeli. Mette a punto un proprio stile che miscela il mondo miniaturizzato di Dyvind Fahlstrom, il segno del maestro giapponese Hokusai, le citazioni fumettistiche di Roy Lichtenstein ma anche immagini scientifiche. In un secondo momento l’attenzione si sposta verso il rapporto con la tradizione artistica, specialmente riferita alle avanguardie storiche, futurismo, dadaismo, cubismo, ‘contaminato’ dalle suggestioni televisive, musicali e delle nuove tecnologie.

La sua ricerca pittorica si sposta quindi verso forme applicate quali copertine di libri (è sua la celebre cover della prima edizione di ‘Porci con le ali’), manifesti (Festival di Sanremo, Comune di Roma, Arezzo Wave), fumetti (‘Linus’, ‘Alter Alter’, ‘Il Grifo’, ‘Frigidaire’, ‘Comic Art’), giornali (‘L’Espresso’, ‘Nuova ecologia’). L’arte di Pablo Echaurren nel complesso si svolge in un continuo altalenare tra alto e basso, dai dipinti ai poster, dalle ceramiche agli arazzi e alle vetrate, secondo un approccio intellettuale e manuale proprio del laboratorio artistico.

Ha esposto le sue opere in numerose città italiane (invitato nel 1999 alla Biennale di Venezia) ed europee. Nel 2004 il Comune di Roma ne ha promosso una antologica nelle sale del Chiostro del Bramante.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:13