Da Denise, la più giovane di 28 anni, al più anziano di 89 una scelta che lega passione e miglioramento dell'ambiente urbano

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Ha 28 anni ed è la più giovane tra i 40 nuovi assegnatari degli orti urbani di via Lidice. Denise Catone compare nell’elenco della graduatoria dell’ultimo bando comunale, un risultato che non si aspettava, ma che l’ha riempita di entusiasmo. “Mi sono iscritta quasi per gioco, su suggerimento di mia sorella gemella che aveva visto l’annuncio sui canali social del Comune. Non pensavo di ottenere un posto, dato che solitamente questi terreni sono gestiti da persone più grandi. Sono molto contenta”, racconta. 

Un legame con la terra che per Denise affonda le radici nella sua infanzia e in particolare nella figura del nonno materno, Francesco. Romana di nascita ma trapiantata a Rimini, da bambina trascorreva le estati con lui, viaggiando sulla sua Fiat Punto verso due orticelli nella campagna romana. È lì che ha imparato i primi segreti dell’agricoltura, aiutandolo a irrigare e coltivare frutta e ortaggi. Oggi, tra il lavoro in azienda e la sua attività di tatuatrice, coltivare la terra rappresenta una passione che non ha mai perso. “Richiede manualità, proprio come il mio lavoro nel mondo dei tatuaggi, seppur in una forma diversa”, spiega. 

Oltre a Denise, altri 39 cittadini hanno ottenuto la gestione di uno degli appezzamenti messi a disposizione dal Comune. Il più anziano tra loro ha 89 anni.

Gli orti di via Lidice saranno parte del nuovo ‘Parco della biodiversità’, un’iniziativa che punta a incentivare la cura dell’ambiente, la riqualificazione degli spazi urbani e la socializzazione tra i cittadini. 

Grazie a questo bando, il numero totale di orti urbani comunali sale a 117, confermando l’impegno di Rimini verso uno sviluppo sostenibile e un miglior utilizzo del verde pubblico. I quaranta appezzamenti di via Lidice, ognuno con una superficie massima di 50 metri quadrati, vengono concessi gratuitamente per cinque anni, secondo il regolamento comunale. Per ottenere un orto, i richiedenti devono essere residenti a Rimini da almeno due anni, non possedere altri terreni coltivabili nella provincia e avere idoneità fisica per svolgere le attività agricole. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità preziosa per persone di ogni età, offrendo un luogo di condivisione, apprendimento, benessere e riscoperta del valore della natura. 

“Gli orti urbani sono un elemento chiave per la socializzazione e lo sviluppo sostenibile della città - è il commento dell'assessora all’agricoltura del comune di Rimini, Francesca Mattei - La crescente partecipazione di giovani a questi bandi dimostra un cambiamento culturale: il ritorno alla terra non è solo una scelta personale legata a una passione, ma anche un contributo al miglioramento dell’ambiente urbano. Coltivare fa bene a chi lo pratica, perché è divertente e soddisfacente, e alla comunità, in termini di riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento della qualità dell’aria. Il tutto si inserisce in una nuova concezione di vivibilità cittadina, che è poi quella del futuro: più verde, più attenzione alla sostenibilità e più condivisione”.

“Un altro aspetto positivo del progetto degli orti è lo scambio intergenerazionale di mutuo aiuto dove le conoscenze di chi ha più esperienza possano integrarsi con tecniche innovative e sostenibili suggerite dai più giovani. Un arricchimento reciproco, che vede appunto negli orti urbani delle piattaforme di crescita, sperimentazione e aggregazione”, conclude l’assessora. 

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Ultimo aggiornamento

20/02/2025, 15:57