Obbligo di porte chiuse per gli esercizi commerciali con riscaldamento acceso o scatta la multa

E' stato adottato, dal Comune di Rimini, apposito provvedimento (ordinanza sindacale) che impone la chiusura delle porte di accesso al pubblico da parte degli esercizi commerciali e degli edifici aperti al pubblico, quando sono attivi gli impianti di riscaldamento, ovvero dal 15 ottobre al 15 aprile
Data di pubblicazione

Sono già diversi i comuni della regione ad aver adottato il provvedimento.

La tendenza, sempre più comune, di lasciare le porte degli esercizi commerciali aperte, mentre funziona il risacaldamento, comporta un dispendio di energia e un aumento dell'inquinamento atmosferico.

Questo provvedimento attua quanto previsto dal PAIR2020 (Piano Aria Integrato Regionale) della Regione Emilia-Romagna e ha l'obiettivo di contenere le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera che vengono aggravate a causa delle dispersioni di calore negli edifici, un corretto utilizzo delle aperture esterne degli esercizi commerciali può infatti ridurre il consumo energetico dal 30 al 50 %.

Il provvedimento precisa, che è considerata misura equivalente alla chiusura delle porte di accesso, l'installazione di dispositivi per l'isolamento termico degli ambienti (lame d'aria o barriere d'aria) che svolgono la funzione di contrastare la fuoriuscita dell'aria calda durante le fasi di apertura delle porte.

Una barriera d'aria ben progettata permette di evitare le perdite termiche derivanti dall'apertura delle porte in maniera significativa e pur comportando un certo consumo di energia elettrica il dispositivo consente comunque, nel bilancio complessivo, un risparmio energetico.

Sono inoltre esclusi dal provvedimento gli esercizi commerciali le cui porte non si affacciano direttamente verso l'esterno (ad esempio negozi all'interno di centri commerciali) o che si affacciano verso ambienti riscaldati.

L'ordinanza è in vigore nel periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, ovvero dal 15 ottobre al 15 aprile, e prevede per le violazioni l'applicazione di una sanzione amministrativa compresa tra 50,00 e 500,00 euro.

Per tutti i dettagli consultare l'ordinanza allegata.

Per ulteriori informazioni è possibile inoltre telefonare all'Ufficio Relazioni con il Pubblico al numero 0541 704704

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:43