Sono alcuni degli obiettivi e delle novità presenti nel testo aggiornato delle Misure Volontarie in Bioedilizia, presentato alla I e III Commissione, misure che non hanno carattere cogente, ma solo di indicazione e che saranno parte integrante del Rue. Le Mvb sono infatti rivolte sia alle nuove edificazioni sia al recupero del patrimonio edilizio esistente e riguardano non solo le abitazioni, ma anche strutture diverse, da quelle alberghiere agli impianti produttivi.
Le Misure Volontarie in Bioedilizia prevedono lassegnazione di incentivi calibrati sulla base dellimpegno progettuale, dellimpegno di realizzazione e del valore strategico per lamministrazione. Tre gli obiettivi che lAmministrazione ha individuato come strategici: lefficentamento energetico del parco edilizio esistente, lottimizzazione energetica dei nuovi interventi, il miglioramento del deflusso delle acque. Rispetto al precedente regolamento, datato 2005, le misure presentate in commissione sono aggiornate rispetto alle nuove normative nazionali e regionali in campo energetico.
Confermate le tre tipologie di incentivi previsti: edilizio, con un incremento percentuale rispetto allindice di edificabilità fino al 20% (per gli interventi che adempiano alla totalità dei titoli contenuti nelle misure e che quindi raggiungano il risultato di 100 punti su 100); economico, con lo sconto fino al 50% sugli oneri di urbanizzazione secondaria (per gli interventi che raggiungano almeno 85 punti) e il riconoscimento delletichetta di qualità, una targa riconosciuta dal Comune.
Rispetto al precedente testo, tra i titoli indispensabili per ottenere gli incentivi, maggiore attenzione viene dedicata al verde e alla sua funzione di filtraggio idraulico e quindi al risparmio idrico che esso produce. Viene infatti introdotto lindice RIE per il calcolo della permeabilità del suolo, che punta quindi al miglioramento dellefficienza fognaria.
Le Mvb mirano anche a incentivare il comfort abitativo, con una maggiore attenzione rispetto al passato sulle prestazioni acustiche degli ambienti interni, oltre al comfort luminoso e alla salvaguardia dai campi elettromagnetici. Altra novità riguarda lincentivazione allutilizzo di materiali a chilometro zero, quindi non solo naturali, a basso impatto ambientale, riciclati o riciclabili, ma anche prodotti localmente. Inoltre le misure avranno come riferimento non più la classe energetica (che prendeva in esame solo linvolucro degli edifici), ma la prestazione energetica.