“Con le nuove misure annunciate in queste ore per cercare di abbassare la curva epidemiologica, in rapida salita, il Governo rende ancora più rigorose le limitazioni, con la zona rossa per le festività pasquali.
Nuovi divieti che, fino al 7 aprile, vedono una parte delle regioni in fascia arancione e rossa; la chiusura per bar e ristoranti; studenti ancora alla didattica a distanza e altre limitazioni per diverse categorie di attività economiche.
È un ulteriore step di misure emergenziali, urgenti e necessarie a contenere la circolazione del Covid-19, che è facilitata dalle varianti e fa salire l'indice di contagio Rt oltre la soglia critica. La salute prima di ogni cosa. E in questa fase di risalita dei contagi il rigore è necessario, non evitabile. Ma si deve gestire da...ieri anche l'impatto che avranno queste misure su un tessuto socioeconomico come il nostro, che tradizionalmente vedeva nel periodo di Pasqua l’anticipo, vero e proprio, dell’apertura della stagione estiva.
Siamo con il Governo ma tengo ancora una volta a ribadire l’urgenza della tempistica dei ristori affinché possano davvero arrivare prima possibile, per dare un contributo reale nel momento più duro in cui le imprese devono far fronte ai propri costi di gestione. Un sostegno urgente, che speriamo - come già detto - possa arrivare in forma di indennizzo a fondo perduto piuttosto che un credito d’imposta in modo da risultare davvero efficace per il difficilissimo momento che stanno affrontando i tanti lavoratori, liberi professionisti e le partite IVA che anche a Rimini stanno vivendo enormi difficoltà.
Verranno intensificati i controlli già a partire dalla giornata di domani. Sono certo che prevarrà un forte senso di responsabilità collettiva nel rispetto di queste misure restrittive perché è decisivo uscire prima possibile da questa situazione, ma questo è possibile solo con il contributo di tutti. È chiaro che questo sforzo ulteriore che si sta chiedendo all'Italia e a Rimini avrà senso se verrà finalmente spinta a regime la campagna vaccinale. Su questo non ci sono e non ammettiamo proroghe o rinvii."