Si tratta di risorse attraverso le quali, in sostanza, il Comune di Rimini restituisce all'impresa gli importi maturati e pagati a titolo di TARI, ICP e COSAP e - novità 2018 - contribuisce anche spese di avviamento dell’impresa. Rientrano in questa categoria, ad esempio: acquisto di beni strumentali funzionali all'attività come hardware informatico, attrezzature, programmi informatici, realizzazione del sito aziendale, attrezzature e macchinari.
“Sono numeri che, seppure in leggera crescita – commenta l'Amministrazione comunale di Rimini – rispetto l'anno scorso, quando furono sei in tutto le aziende beneficiarie dei contributi, lasciano spazio a più di una riflessione. Quello della no tax area è uno strumento, arrivato al suo terzo anno di applicazione, pensato e costruito insieme alle Associazioni di categoria, proprio per venire incontro il più possibile ad esigenze concrete da parte delle imprese riminesi. Con l’obiettivo della Valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi; della Promozione dello sviluppo occupazionale; del Sostegno all’imprenditoria giovanile. Grazie al loro contributo si sono perfezionate delle misure e inserite delle novità nell’anno in corso, come ad esempio quelle del rimborso per alcune spese di avviamento dell'impresa. Una misura pensata per piccoli artigiani o start up che non sono soggette a imposizioni fisse, una categoria in crescita che testimonia il forte dinamismo del tessuto imprenditoriale riminese. Eppure, se l'anno scorso erano state sei le imprese beneficiarie, quest'anno si arriverà con tutta evidenza a dieci. Una crescita che ancora non può essere giudicata soddisfacente: rimangono ancora poche le imprese a fare domanda. Nonostante la completa disponibilità dell'Amministrazione e la messa a disposizione di risorse vere e concrete, resta una diffidenza difficile da comprendere, evidentemente, ancora più paradossale alla luce delle richieste di ‘aiuto e sostegno’ alle attività commerciali e economiche che vengono periodicamente dai responsabili delle associazioni e dei comitati d’area. La domanda neanche tanto provocatoria è: il sostegno si vuole davvero o lo si agita solamente per fini di visibilità personale? Come amministrazione comunale continueremo ad avanzare azioni e iniziative come la no tax area o il sostegno ai Consorzi fidi, auspicando però un’adesione più corposa nei fatti. E non solo a parole”.