E’ questa la richiesta che il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore all’Ambiente Sara Visintin hanno presentato in una lettera inviata pochi giorni fa al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e all’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo. Nella lettera il sindaco e l’assessore Visintin hanno ribadito quanto già fatto presente al Ministro Galletti nel novembre scorso in occasione di Ecomondo, ovvero la necessità di salvaguardare l’autonomia territoriale nella gestione dei rifiuti e l’impossibilità di farsi carico anche dei rifiuti che arrivano da fuori regione.  

“In Emilia Romagna – scrivono sindaco e assessore – è in corso una radicale trasformazione dal modello dell’autosufficienza provinciale al modello regionale. Il modello dell’autosufficienza provinciale ha creato un’ampia dotazione impiantistica per lo smaltimento dei rifiuti, sia attraverso discariche che inceneritori” con dunque un “forte impatto sociale ed economico” sulle comunità locali. In questo quadro “i Comuni dell’Emilia Romagna – hanno ribadito sindaco e assessore - hanno più volte manifestato al Governo la propria indisponibilità a flussi di rifiuti sovra-regionali, se essa non è limitata a situazioni di emergenza o a fasi transitorie che precedano la realizzazione di nuovi e innovativi sistemi di recupero e smaltimento”.

Secondo la giunta riminese quindi il percorso da intraprendere è quello di promuovere sistemi innovativi di raccolta dei rifiuti, favorire le azioni per la riduzione dei rifiuti avviati a smaltimento e il recupero della materia, l’introduzione della tariffazione puntuale. Un percorso possibile solo attraverso una pianificazione seria a livello regionale e nazionale.