Nella Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia, Rimini conferisce ad Andrea Canevaro la Cittadinanza Onoraria

Con una seduta solenne, il Consiglio comunale ha conferito quest’oggi la Cittadinanza Onoraria a Andrea Canevaro, Professore ordinario di Pedagogia Speciale dell'Università degli Studi di Bologna.
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Un riconoscimento d’assoluto prestigio “per aver dato impulso – si legge nella motivazione - con i suoi studi e le sue ricerche, allo sviluppo del pensiero sui temi della disabilità, delle differenze e dei sistemi educativi a livello nazionale ed europeo;

per aver collaborato con i servizi scolastici ed educativi comunali nella sperimentazione dei primi percorsi di inserimento scolastico dei bambini con disabilità nelle scuole d’infanzia;

per aver accompagnato il mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale riminese nella progettazione e nella costruzione di realtà di accoglienza e di inclusione sociale, educativa e occupazionale, partecipando in alcuni casi anche attivamente alla vita delle associazioni locali;

per aver partecipato a progetti di ricerca sui temi della marginalità, della povertà e della tutela dei diritti sociali, anche oltre i confini nazionali, analizzando in particolare il ruolo dei progetti di cooperazione internazionale, e per aver sostenuto lo sviluppo di reti di prossimità finalizzate alla promozione del bene comune e della giustizia sociale;

per averci insegnato a guardare al benessere e all’inclusione delle giovani generazioni come elemento imprescindibile nella costruzione del futuro della nostra società.”

Un riconoscimento che Rimini attribuisce ad Andrea Canevaro per il profondo legame che lo unisce alla Città, nato dalla collaborazione con i servizi scolastici ed educativi comunali ma anche col mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale riminese, come, fin dagli anni ’70, al Ceis con la fondatrice Margherita Zoebeli, a cui l’Università di Bologna assegnò nel 1989 la Laurea ad Honorem proprio grazie ai risultati nati da quel lavoro.

Aperta con il saluto del Presidente Donatella Turci, la seduta solenne ha avuto inizio con gli interventi del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi e del Vicesindaco Gloria Lisi,  con l'orazione ufficiale del Prof. Patrizio Bianchi, assessore della Regione Emilia – Romagna alla Scuola e Università.

“Con la cittadinanza al professor Canevaro – ha detto il sindaco Andrea Gnassi - proseguiamo nella valorizzazione delle figure che in qualche modo indicano un orizzonte nuovo nel processo di conoscenza e quindi di appartenenza, collante ideale della comunità e di ogni senso civico. Il professor Canevaro  è uno di quegli italiani che ha lavorato per migliorare la scuola, per fare in modo che tutti i bambini possano trovare un proprio percorso, valorizzando le proprie peculiarità e potenzialità, facendo emergere l'essere. Vivere le differenze come possibilità, non come ostacoli. Canevaro – ha aggiunto - ci ha insegnato il valore della città educativa. La passione, il dinamismo e l’impegno del professor Canevaro sono al servizio da anni della comunità riminese, in un instancabile lavoro di confronto, stimolo intellettuale. La sua opera dà corpo e sostanza ad una idea di città che vuole stare nel cambiamento, che ripensa profondamente al modello di sviluppo”.

 “L'immagine che più rappresenta Canevaro è l'insieme – ha sottolineato il vicesindaco Gloria Lisi - aperto ed in continuo cambiamento. Un'insieme di mediatori, persone, circostanze, possibilità che possano facilitare percorsi di autonomia e favorire la logica del bene comune. Si è sempre impegnato ed ha operato con l'intento di gettare un sasso per costruire un mondo più equo, più gusto, in cui i principi della solidarietà, della giustizia sociale e della legalità fossero il fondamento su cui progettare. La Cittadinanza Onoraria – ha aggiunto - simboleggia anche l'impegno che l'Amministrazione Comunale intende assumersi per continuare a promuovere la cultura della solidarietà, dell'integrazione ed inclusione, operando secondo la  logica di servizi formativi integrati in cui vi sia piena collaborazione fra idee, progetti ed istanze provenienti dalle varie anime che abitano il nostro territorio”.

"Andrea è scienziato sociale - ha detto l'assessore regionale Bianchi - e le scienze sociali al pari delle altre scienze hanno bisogno di un laboratorio per svilupparsi. Il laboratorio per lui è stata la società stessa. Canevaro ha sempre messo al centro della sua ricerca la relazione tra il singolo e la collettività, tra l'azione individuale e l'attività istituzionale. Ha portato avanti la pedagogia della complessità, in un periodo dove si assiste ad una crescente banalizzazione, ad una linearizzazione.
Canevaro - ha aggiunto - ha sempre detto che non ci sono categorie, ma ci sono capacità che vanno sviluppate, ha rivendicato che esiste un eguale diritto ad essere diversi".
"Cari concittadini, ammetto di essere imbarazzato per le tante parole - ha esordito  il neo riminese Andrea Canevaro - Molti degli elogi però sono da condividere con le persone che nel corso degli anni hanno reso possibile il percorso che avete illustrato. Con le passioni si scavalcano anche gli steccati, trovare persone appassionate ci consente di andare avanti e ho la fortuna di averne incontrate”. Il professore ha poi annunciato la sua partecipazione a Sant’Aquilina per la seconda sessione di un laboratorio dedicato al welfare di prossimità,  “ovvero ciò che consente a chiunque di aiutare gli altri semplicemente svolgendo bene il proprio lavoro".

Alla cerimonia solenne nella sala del Consiglio ha fatto seguito la festa nel Centro delle Famiglie del Comune di Rimini, dove sono state conferite, come atto simbolico, le prime cittadinanze onorarie ai bambini stranieri nati sul territorio italiano e residenti  a Rimini come auspicata premessa dell’effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della legislazione nazionale.

Un mero atto simbolico - il riconoscimento della cittadinanza italiana è infatti regolamentato dalla legge - ma dal grande valore ideale, per incentivare una politica di accoglienza e contribuire alla realizzazione di una maggiore integrazione sociale, così indicato dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nello scorso gennaio.

L’apposito registro sarà tenuto il Centro delle Famiglie a disposizione dei genitori di bambini nati in Italia e residenti a Rimini, di età compresa tra zero e diciotto anni non compiuti, nel quale iscrivere la dichiarazione, resa da almeno uno dei genitori, di voler aderire a questa iniziativa dell'Amministrazione Comunale.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:04