Il Giudizio universale è il più vasto e monumentale frammento di affresco della pittura riminese del Trecento. Riscoperto in seguito al terremoto del 1916, fu realizzato per la Chiesa cittadina di San Giovanni Evangelista, probabilmente intorno al 1318, in occasione di un capitolo dell’Ordine agostiniano che l’ha officiata fino al 1797, e nota perciò come Sant’Agostino. L’opera è stata attribuita alla mano di Giovanni da Rimini. Il dipinto appartiene al periodo maturo dell’artista e offre una sintesi mirabile della poetica del nostro Trecento: un volo di Angeli affaccendati in alto si contrappone in basso a una silenziosa trafila di Apostoli, capeggiati a sinistra dalla Vergine e a destra da san Giovanni Battista. Testimoni del tutto il sole e la luna umanizzati e contrapposti, rimandano alle profezie evangeliche. Sole e luna lodano insieme Dio: segni cosmici del polo maschile e di quello femminile, indicano la totalità del creato in cui s’incunea la terribile Rivelazione finale che però è anche e soprattutto rigenerazione del cielo e della terra.
Chiuderà questo viaggio virtuale alla scoperta dei gioielli d’arte di Rimini il sesto e ultimo appuntamento della rassegna Musei in diretta, mercoledì 6 gennaio, alle ore 18, con la storica dell’arte Monia Magalotti che condurrà in diretta streaming la visita virtuale dal sito archeologico della domus del chirurgo.
Le dirette saranno on line sui canali social di ‘Rimini Musei’.