Il Pubblico Ministero competente del Tribunale dei Minori, ha disposto il sequestro della sostanza stupefacente e dello smartphone del minore che è stato denunciato per il reato previsto dall’articolo 73 del DPR 309 del 90 che punisce penalmente la detenzione ai fini di spaccio. Il giovane, risultava avere dei precedenti specifici in quanto a settembre scorso era stato pizzicato per lo stesso tipo di reato. Attualmente sono in corso altre valutazioni del caso da parte del Tribunale dei Minori.
Era uscito sul balcone di casa la sera del 31 dicembre per festeggiare la fine e l’inizio di un nuovo anno, sparando in aria con la sua pistola giocattolo, una fedelissima imitazione di un modello “PPK Parabellum”.
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La scena ha fatto li giro del web in quanto il minore, residente a Rimini, si era ripreso con il suo smartphone e aveva postato il video sui suoi social. Un post su Facebook e una ‘storia’ su Instagram insieme ad un altro video - fatto all’interno dell’abitazione - che lo ritraeva mentre cantava con una ragazza, tenendo sempre in bella mostra la stessa arma finta.
Sono partiti proprio dai post che il 17 enne ha pubblicato sui social media - e anche da altre fonti confidenziali - gli agenti della Polizia Locale di Rimini che, nel pomeriggio di ieri, hanno rintracciato l’abitazione del giovane e sono andati a fargli visita. Un controllo, eseguito ai sensi dell’articolo 41 del TULPS, che prevede l’obbligo, da parte della Polizia Giudiziaria, “di compiere perquisizioni e sequestri quando abbia ricevuto notizia, anche anonima, della presenza illecita di armi, munizioni e materie esplodenti, non denunciate, non consegnate o comunque abusivamente detenute”.
Durante la perquisizione,- a cui il giovane collabora mostrando subito il suo giocattolo - gli agenti, oltre a constatare che l’arma era finta, hanno notato su un tavolo tracce riconducibili alla detenzione di sostane stupefacenti e un involucro contenente 4,38 grammi di hashish, che il ragazzo ha consegnato agli agenti spontaneamente, prima ancora che venisse disposta una seconda perquisizione.