Un emendamento presentato dal senatore Eugenio Comincini che è stato subito approvato in commissione al Senato nella notte del 9 dicembre che prevede che «i monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità» fissati dal Dm micromobilità elettrica del 4 giugno 2019 «sono equiparati ai velocipedi di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285” ovvero del Codice della strada.
“Accogliamo positivamente – è il commento dell’assessore alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni – lo spirito dell’evoluzione normativa rispetto a questi nuovi protagonisti della mobilità cittadina che porti chiarezza e certezza sull’uso in primo luogo dei monopattini elettrici, equiparandoli alle biciclette elettriche. E’ importante, come emerso anche in una riunione odierna effettuata in sede ANCI, che questa prospettiva di avvicinare il monopattino alle biciclette elettriche sia accompagnato, ai fini della sicurezza, da una definizione rigorosa delle caratteristiche dei mezzi, con il supporto tecnico della motorizzazione civile, come avviene per tutti i mezzi in circolazione sulle strade e come effettuato anche nel decreto che ne ha sta accompagnato ora sperimentazione’.
Come Comune di Rimini siamo stati tra le prime realtà italiane in assoluto ad accogliere questa novità all’indomani del decreto Toninelli in vigore dal luglio scorso, soprattutto per le potenzialità che queste forme di micromobilità sostenibile hanno. Potenzialità che l’equiparazione anche normativa alle biciclette consente di ampliare.
Ora, dopo il primo periodo sperimentale sulle strade riminesi caratterizzato da un grande successo, si sta avviando un adeguamento normativo che anche di queste prime esperienze potrà fare tesoro, specie con la definizione dei limiti rigorosi e certi sul fronte della velocità sia massima ,che non deve superare i 20 km/h, che nelle aree pedonali cittadine, dove deve essere previsto la possibilità di impostare il regolatore anche sui 6 km/h.
Una prospettiva di adeguamento normativo quella innescata con l’emendamento approvato, che deve poi strutturarsi con tutti i supporti tecnici necessari per evitare fraintendimenti sulle caratteristiche tecniche dei veicoli e che avrà il merito di chiarire su tutto il territorio nazionale le regole a cui tutti, fruitori e costruttori in primo luogo, dovranno adeguarsi per far sì che queste nuove opportunità per una mobilità agile e sostenibile si possano sviluppare e affermare nel rispetto di tutti.”
L'emendamento approvato diverrà efficace solo al termine dell'iter parlamentare con la contestuale approvazione di entrambe le Camere.
Come si ricorderà il Comune di Rimini diede il via alla sperimentazione della micromobilità elettrica subito dopo l’entrata in vigore del decreto ministeriale, approvando il 31 luglio scorso le disposizioni necessarie a far sì che questa nuova modalità di mobilità sostenibile potesse partire sul territorio comunale grazie alla definizione delle modalità di utilizzo e di una serie di regole certe come la definizione di percorsi e delle regole comportamentali da tenere.
Rimini si è per questo dotata di un’ordinanza apposita per stabilire dove possono circolare i mezzi, e ha fatto un bando per assegnare il servizio, vinto da Bird e Lime, che hanno distribuito mille monopattini in città. La prima è partire è stata Bird l’8 agosto, mentre Lime ha debuttato una dozzina di giorni dopo. I primi numeri sono stati impressionanti. In meno di un mese sono già stati effettuati più di 25mila viaggi, e l’utilizzo è in costante crescendo. Lime ha raggiungo il picco di utilizzo durante la giornata di sabato 24 agosto, quando ha registrato 1.200 noleggi.