Nei giorni scorsi sono stati pubblicati sul sito dell'agenzia regionale del lavoro dell'Emilia-Romagna i dati relativi al mercato del lavoro a Rimini relativamente al 2016 e al primo trimestre 2017 (www.agenzialavoro.emr.it/notizie/). Si ratta di un nuovo focus sui flussi occupazionali da lavoro dipendente a livello provinciale, pensato come una banca dati dinamica di riferimento dalla quale, a seconda dei diversi interessi, poter approfondire le singole voci.
I dati principali che emergono da una lettura del report regionale sono:
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Nel primo trimestre 2017 il mercato del lavoro riminese presenta il miglior saldo assunzioni cessazioni (come dato destagionalizzato) tra le province emiliano-romagnole, con una crescita al netto dei fenomeni di stagionalità, pari a 1.602 unità.
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La conferma nel corso di tutto il 2016, in provincia di Rimini, della crescita delle posizioni lavorative alle dipendenze già rilevata nel 2015
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Dal 2014 al 2016 la crescita complessiva dell’occupazione in provincia di Rimini è dovuta in larga parte alla forza lavoro femminile, dal momento che le donne occupate aumentano di circa 4 mila unità, a fronte di circa un migliaio di uomini.
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Il tendenziale miglioramento della situazione occupazionale dell’ultimo biennio nel confronto con gli altri anni successivi alla crisi economica, pur confermando ancora valori lontani dai livelli pre-crisi
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Cassa integrazione nel 2016 quasi dimezzata (46%) rispetto gli anni precedenti
Aggiornamenti congiunturali al I trimestre 2017
Nel primo trimestre 2017, in provincia di Rimini, le attivazioni di rapporti alle dipendenze hanno registrato la crescita delle posizioni lavorative, al netto dei fenomeni di stagionalità, pari a 1.602 unità. Una crescita misurata dal saldo destagionalizzato fra attivazioni e cessazioni dei contratti di lavoro (per dati destagionalizzati si intendono dati depurati, mediante apposite tecniche statistiche, dalle fluttuazioni attribuibili alla componente stagionale dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi, eccetera e, dagli effetti di calendario occupazionale).
Ciò si verifica nonostante una flessione congiunturale dei rapporti attivati pari al 4,1%, peraltro in linea con la media regionale (-4,4%), ed il lieve incremento di quelli conclusi (+1,1%), entrambi considerati sempre al netto dei fenomeni di stagionalità. Visto che, dall’inizio del nuovo anno, le aziende non possono più beneficiare della decontribuzione prevista nel biennio 2015-2016, la crescita di 1.602 posizioni lavorative in provincia di Rimini rappresenta un segnale importante che, tuttavia, dovrà essere monitorato nei mesi a venire, per comprendere l’effettiva evoluzione delle dinamiche occupazionali.
Più in generale, in Emilia-Romagna, nel primo trimestre 2017 si registra un ulteriore incremento delle posizioni lavorative alle dipendenze, dopo lo straordinario recupero realizzato nel biennio 2015-2016 grazie, in particolare, agli sgravi contributivi introdotti dalla legge di stabilità.