In riferimento alla nota emessa oggi dal sindacato Uil di Rimini sulle assunzioni nel Corpo della Polizia municipale, l'Amministrazione comunale precisa che si stanno in questa fase valutando gli impatti della manovra economica approvata dal Governo con il D.L. 31 maggio 2010, n. 78. In particolare è oggetto di approfondimento la disposizione che vieta agli enti che hanno un rapporto tra spesa di personale e spesa corrente pari o superiore al 40% di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Tale norma ha improvvisamente abbassato del 10% il rapporto prima vigente.
Gli impegni presi con le Organizzazioni sindacali e le previsioni recepite nei documenti di programmazione del fabbisogno di personale devono necessariamente confrontarsi con la normativa sopravvenuta.
Fino a quando non sarà chiarito tale punto - o auspicabilmente, non verrà modificata la disposizione - non potranno essere disposte assunzioni di personale, né a tempo determinato, né a tempo indeterminato.
Proprio l'incertezza interpretativa di cui si fa cenno nella nota emanata dalla Uil - allo stato attuale non ancora risolta -, la quale porta a non poter escludere con certezza l'applicabilità del vincolo suddetto all'anno 2010, ha indotto l'Amministrazione comunale a questa ed altre scelte prudenziali (come ad esempio la possibilità di affidare l'assunzione delle maestre d'asilo alla Asp), considerato che la sanzione, in caso di sforamento, è costituita dal divieto di assumere personale sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, con potenziali gravi riflessi in particolare sui servizi scolastici.
Per garantire, in un contesto di vincoli e limitazioni sempre più stringenti e sempre più gravosi soprattutto per gli enti con un bilancio sano, il mantenimento e l'attivazione di servizi di rilevante valore sociale, quali nidi e servizi scolastici, l'Amministrazione sta mettendo in campo ogni sforzo, ma il rischio è di dover compiere sacrifici e scelte anche dolorose, come peraltro stanno denunciando da tempo tutti i Comuni italiani.
Non è certamente con sterili e rituali polemiche su inconsistenti sprechi che l'azione del Sindacato potrà aiutare ad affrontare in periferia e sul territorio concreto dei bisogni e delle decisioni l'adeguamento ad una manovra economica che, se necessaria nella sua entità, non è però condivisibile nei modi e nell'apposizione dei pesi e dei sacrifici principalmente sulle spalle degli enti locali.