“Machiavelli vs. Johnny Wilkinson”: il politologo Vittorio Emanuele Parsi ospite venerdì 11 ottobre di "Nemesis"

“Nemesis”, il ciclo di incontri pensato dal quotidiano culturale on line “Pangea” e realizzato con la partecipazione di Comune di Rimini e Fondazione Carim ha l’ambizione di diventare una sorta di seminario permanente, nei mesi di settembre e ottobre, in cui la cittadinanza possa dialogare con i protagonisti della cultura italiana.
Data di pubblicazione

Dopo gli incontri con la cantautrice (Maria Antonietta), il filosofo (Franco Rella), i poeti (Silvia Bre, Alessandro Ceni), lo scrittore (Luca Doninelli) e la ‘diva’ (Monica Guerritore, accolta da una sala fieramente piena), “Nemesis” ospita Vittorio Emanuele Parsi. Professore di Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore dell’ASERI (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali) è riconosciuto tra i politologi più lucidi e raffinati del tempo presente. La sua attività è esplicitata, oltre che dall’attività di studio, dalla pratica pubblicistica, come editorialista (per La Stampa, Avvenire, Il Sole 24 Ore). Tra i suoi libri ricordiamo La fine dell’uguaglianza (Mondadori, 2012) e Titanic. Il naufragio dell’ordine liberale (Il Mulino, 2018). A Rimini Parsi offrirà uno squarcio sullo scenario internazionale e sui dissidi della politica italiana ed europea. L’incontro riminese s’intitola “Machiavelli vs. Johnny Wilkinson”, alludendo alle passioni dell’illustre politologo: l’arte del governo e il gioco del rugby (è trequartista nella classe ‘Old’ del Rugby Monza).

 

L’incontro, ad accesso libero, è a Palazzo Buonadrata in Rimini, venerdì 11 ottobre, alle ore 17,30.

 

Gli incontri “Nemesis” sono realizzati con la collaborazione di Sky Arte, Fusp Fondazione Unicampus San Pellegrino, Terre di Grabo.

 

Da una intervista a Vittorio Emanuele Parsi pubblicata su “Pangea”: “Credo che il punto più importante sia chiarire che, fermo restando la possibilità di richiedere asilo ove ricorrano i requisiti, il “diritto” ad arrivare in Europa non può essere né venduto dai trafficanti alle loro vittime, né amministrato da soggetti privati di qualunque genere e al di là delle buone intenzioni. Occorre cioè uscire dalle retoriche contrapposte, ugualmente inutili e dannose, dell’“accogliamoli tutti” e “non entra nessuno”. Per quanto riguarda i migranti economici, più i flussi vengono bloccati vicino ai luoghi di origine, meno soldi fanno i trafficanti, meno si alimenta un’economia nera ancillare, più vite si salvano. I Paesi su cui intervenire non sono però quelli di origine, ma quelli di transito. Per i primi, i flussi delle rimesse dei migranti (regolari e non) sono di gran lunga superiori a qualunque tipo di contributo dovessimo versare noi per contrastare il fenomeno. Per i secondi, il discorso è diverso e contributi finanziari e di formazione per il controllo delle loro frontiere possono incentivare a un maggior rigore”. 

 

Il prossimo e ultimo incontro del ciclo “Nemesis” sarà a Rimini, Teatro degli Atti, venerdì 18 ottobre, ore 21 con il matematico impertinente Piergiorgio Odifreddi.

 

Info: www.pangea.news

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:38