Il Decreto del Fare, che ha convertito il decreto Legislativo del cosiddetto 'Federalismo Demaniale', ha infatti ridefinito le modalità per il trasferimento in proprietà agli enti territoriali dei beni appartenenti allo Stato. Tra le aree di proprietà statale situate nel Comune di Rimini si rilevano innanzitutto i terreni di sedime del lungomare e le pertinenze, oltre alle aree di piazzale Gramsci e della scuola media Panzini, destinate rispettivamente a viabilità, parcheggi pubblici, parte del mercato settimanale ambulante e scuola; tutte opere realizzate e mantenute dal Comune di Rimini con funzioni pubbliche a servizio della città.
Particolarmente rilevante per gli obiettivi dellAmministrazione sarà lacquisizione delle aree del Lungomare, che consentirà di mettere mano alla riqualificazione di una zona particolarmente pregiata, anche se dallimpatto estetico e funzionale obsoleto. Con questo atto, passato oggi in V Commissione, si conta quindi di procedere in tempi spediti ad una riqualificazione che segua le traiettorie indicate dal Piano strategico e tradotte nel Masterplan, che consentano di riappropriarsi di spazi da destinare a nuove funzioni a servizio dei cittadini e dei turisti.
La proposta deliberativa passerà allesame del Consiglio comunale già nella prossima seduta e, se approvata, consentirà al Comune di Rimini di avanzare entro i termini previsti dalla legge la domanda dacquisto dei beni statali, con lobiettivo di avere in tempi celeri risposta positiva dagli Enti competenti.
Liter di confronto con lAgenzia del Demanio è iniziato già un anno fa, quando il sindaco per ottenere ciò che è dei riminesi paventò una diffida e unazione legale nei confronti dei titolari del Lungomare, nel caso in cui, oltre alla mancata cessione al Comune delle aree, avessero continuato a non provvedere alla sua riqualificazione e messa in sicurezza. Grazie al lavoro svolto in tutti questi mesi da Comune, tecnici e Agenzia del Demanio, è stato possibile predisporre lintera procedura amministrativa e fornire allAgenzia tutti gli elaborati necessari affinché la pratica si possa concludere in tempi rapidi.
Restando in tema, questa mattina si svolto a Palazzo Garampi lincontro tra il sindaco Andrea Gnassi, lassessore al Demanio Roberto Biagini, i dirigenti del Comune e la proprietà del Delfinario di Rimini. Il confronto è servito per chiarire le posizioni delle parti, a seguito delle note vicende che hanno coinvolto la struttura nelle ultime settimane. Risale infatti a venerdì scorso il sequestro preventivo dei quattro delfini disposto dal Gip del tribunale di Rimini a seguito di una denuncia del corpo forestale dello Stato alla Procura per presunti maltrattamenti sugli animali. LAmministrazione Comunale seguirà da vicino levolversi del procedimento, con un'attenzione particolare alle condizioni di salute dei delfini.
Altra questione è invece la vicenda amministrativa relativa alla necessità delladeguamento strutturale del Delfinario sul sedime demaniale. Lassessore Roberto Biagini ha ribadito lassoluto obbligo di muoversi nel solco delle competenze amministrative e delle leggi vigenti, che prevedono che tali strutture rispondano a requisiti precisi. Nel corso dellincontro la proprietà ha ribadito come i delfini, che sono nati e cresciuti nella struttura riminese, abbiano ancora una lunga aspettativa di vita, che non potrà che proseguire in una struttura acquatica protetta, pena la morte dei delfini stessi. E quindi necessario far sì che, per la loro tutela, gli animali possano essere ospitati in un ambiente con adeguate caratteristiche. La proprietà dal canto suo ha ribadito la volontà di riqualificare la struttura, trovando la disponibilità da parte dellamministrazione a procedere insieme per verificare quale percorso amministrativo intraprendere per arrivare una soluzione positiva, fermo restando la difficoltà della pratica (che prevede il coinvolgimento enti sovraordinati quale Regione e il Demanio) e limpossibilità attuale di un ampliamento nella spiaggia libera.