Lungomare, via libera dalla V Commissione al procedimento di acquisizione delle aree. Questa mattina incontro con la proprietà del Delfinario

Si procede a passi spediti verso l’acquisizione delle aree del Lungomare e la riqualificazione della cartolina di Rimini. La V Commissione consiliare ha espresso questa mattina parere favorevole (7 i voti favorevoli della maggioranza, 3 le astensioni della minoranza) alla proposta deliberativa per l’individuazione dei beni immobili di proprietà statale che saranno oggetto di domanda di attribuzione nell’ambito della recentissima normativa in tema di Federalismo Demaniale (articolo 56 bis della legge 90/2013).
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Il Decreto del Fare, che ha convertito il decreto Legislativo del cosiddetto  'Federalismo Demaniale', ha infatti ridefinito le modalità per il trasferimento in proprietà agli enti territoriali dei beni appartenenti allo Stato. Tra le aree di proprietà statale situate nel Comune di Rimini si rilevano innanzitutto i terreni di sedime del lungomare e le pertinenze, oltre alle aree di piazzale Gramsci e della scuola media Panzini, destinate rispettivamente a viabilità, parcheggi pubblici, parte del mercato settimanale ambulante e scuola; tutte opere realizzate e mantenute dal Comune di Rimini con funzioni pubbliche a servizio della città.

Particolarmente rilevante per gli obiettivi dell’Amministrazione sarà l’acquisizione delle aree del Lungomare, che consentirà di mettere mano alla riqualificazione di una zona particolarmente pregiata, anche se dall’impatto estetico e funzionale obsoleto. Con questo atto, passato oggi in V Commissione, si conta quindi di procedere in tempi spediti ad una riqualificazione che segua le traiettorie indicate dal Piano strategico e tradotte nel Masterplan, che consentano di riappropriarsi di spazi da destinare a nuove funzioni a servizio dei cittadini e dei turisti.  

La proposta deliberativa passerà all’esame del Consiglio comunale già nella prossima seduta e, se approvata, consentirà al Comune di Rimini di avanzare entro i termini previsti dalla legge la domanda d’acquisto dei beni statali, con l’obiettivo di avere in tempi celeri risposta positiva dagli Enti competenti.

L’iter di confronto con l’Agenzia del Demanio è iniziato già un anno fa, quando il sindaco per ottenere “ciò che è dei riminesi” paventò una diffida e un’azione legale nei confronti dei titolari del Lungomare, nel caso in cui, oltre alla mancata cessione al Comune delle aree, avessero continuato a non provvedere alla sua riqualificazione e messa in sicurezza. Grazie al lavoro svolto in tutti questi mesi da Comune, tecnici e Agenzia del Demanio, è stato possibile predisporre l’intera procedura amministrativa e fornire all’Agenzia tutti gli elaborati necessari affinché la pratica si possa concludere in tempi rapidi.

Restando in tema, questa mattina si svolto a Palazzo Garampi l’incontro tra il sindaco Andrea Gnassi, l’assessore al Demanio Roberto Biagini, i dirigenti del Comune e la proprietà del Delfinario di Rimini. Il confronto è servito per chiarire le posizioni delle parti, a seguito delle note vicende che hanno coinvolto la struttura nelle ultime settimane. Risale infatti a venerdì scorso il sequestro preventivo dei quattro delfini disposto dal Gip del tribunale di Rimini a seguito di una denuncia del corpo forestale dello Stato alla Procura per presunti maltrattamenti sugli animali. L’Amministrazione Comunale seguirà da vicino l’evolversi del procedimento, con un'attenzione particolare alle condizioni di salute dei delfini.

Altra questione è invece la vicenda amministrativa relativa alla necessità dell’adeguamento strutturale del Delfinario sul sedime demaniale. L’assessore Roberto Biagini ha ribadito l’assoluto obbligo di muoversi nel solco delle competenze amministrative e delle leggi vigenti, che prevedono che tali strutture rispondano a requisiti precisi. Nel corso dell’incontro la proprietà ha ribadito come i delfini, che sono nati e cresciuti nella struttura riminese, abbiano ancora una lunga aspettativa di vita, che non potrà che proseguire in una struttura acquatica protetta, pena la morte dei delfini stessi. E’ quindi necessario far sì che, per la loro tutela, gli animali possano essere ospitati in un ambiente con adeguate caratteristiche. La proprietà dal canto suo ha ribadito la volontà di riqualificare la struttura, trovando la disponibilità da parte dell’amministrazione a procedere insieme per verificare quale percorso amministrativo intraprendere per arrivare una soluzione positiva, fermo restando la difficoltà della pratica (che prevede il coinvolgimento enti sovraordinati quale Regione e il Demanio) e l’impossibilità attuale di un ampliamento nella spiaggia libera.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:05