Luca Doninelli prossimo ospite di Nemesis

“Nemesis”, il ciclo di incontri pensato dal quotidiano culturale on line “Pangea” (www.pangea.news) e realizzato con la partecipazione di Comune di Rimini e Fondazione Carim ha l’ambizione di diventare una sorta di seminario permanente, nei mesi di settembre e ottobre, in cui la cittadinanza possa dialogare con i protagonisti della cultura italiana.
Data di pubblicazione

Dopo gli incontri con la cantautrice (Maria Antonietta), il filosofo (Franco Rella) e i poeti (Silvia Bre, Alessandro Ceni) “Nemesis” ospita Luca Doninelli. Riconosciuto tra i grandi narratori del tempo presente – tra l’altro, ha vinto per due volte il Premio Selezione Campiello, ha vinto il Grinzane Cavour e il Premio Napoli, quest’anno ha ottenuto il Premio Strega Ragazze e Ragazzi – ha scritto romanzi che sono già ‘classici’ contemporanei come I due fratelli, Talk Show, La nuova era, La polvere di Allah, Le cose semplici. L’incontro fondamentale con Giovanni Testori è testimoniato da un ciclo di Conversazioni con Testori (1993) e dal libro Una gratitudine senza debiti. Giovanni Testori, un maestro (2018). Scrive per il teatro, di recente ha curato la drammaturgia de I miserabili per la presenza scenica di Franco Branciaroli. Il pretesto del dialogo è una discussione intorno all’opera di Lev Tolstoj e Fëdor Dostoevskij.

L’incontro, ad accesso libero, è a Palazzo Buonadrata in Rimini, mercoledì 2 ottobre, alle ore 17,30.

Gli incontri “Nemesis” sono realizzati con la collaborazione di Sky Arte, Fusp Fondazione Unicampus San Pellegrino, Terre di Grabo.

Da una intervista a Luca Doninelli pubblicata su “Pangea”: Conoscere Testori di persona è stato per me l’inizio di un terremoto che non può finire. Testori non «faceva» Testori, era così e basta, ed essendo così era sempre un po’ diverso da come ce lo si aspettava. Potevi avere in testa un’idea di Testori e pensare: a questa domanda risponderà così e cosà. Invece non succedeva mai, perché essere veramente qualcuno è un moto, uno slittamento. Nel momento in cui dico: io sono questo, ecco: non sono più nulla. Io pensavo di essere qualcosa, e non capivo che essere qualcosa non vuol dire costruirsi una bibliografia, un’opera omnia, un «discorso» coerente riconoscibile dagli storici della letteratura, che parleranno poi di periodi acerbi, di maturità, di opere tarde, sempre appiccicati al modello delle «magnifiche sorti e progressive». Tanti scrittori, purtroppo, la pensano così. Quello che Testori ha reso incomprensibile sono io stesso, che porto il controllo del testo fino al punto in cui mi sfuggirà di mano, infischiandosene del mio controllo: e quando mi sfuggirà di mano io – forse – esisterò, ma non prima. L’enigma che mi ustiona sono io. E quando tutto fila liscio risento la sua voce: Luca, che cazzo stai facendo?”. 

*Il prossimo incontro del ciclo “Nemesis” sarà a Rimini, Palazzo Buonadrata, venerdì 4 ottobre alle ore 17,30 con Monica Guerritore

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:38