"Non c'è dubbio che il provvedimento con il quale l'autorità giudiziaria ha stabilito che l'esercizio della prostituzione, ancorché reiterato, non costituisce motivo di turbamento dell'ordine pubblico lascia disorientati.
I provvedimenti dell'autorità giudiziaria vanno rispettati e applicati sempre. Ma è altrettanto innegabile che il problema c'è rimane ed è grave e che dopo questo provvedimento la lotta contro la prostituzione da parte delle forze dell'ordine e della polizia municipale ha un'arma in meno.
Evidentemente il provvedimento di Questore e Prefetto nasceva dalla convinzione e dalla consapevolezza, guardando i fatti concreti, che l'odierno fenomeno della prostituzione per come si esprime ha conseguenze sull'ordine pubblico e la sicurezza nella nostra città.
La mia opinione, che non credo isolata, è che tra racket gestiti dalla criminalità, sfruttamento della persona, in qualche caso riduzione in schiavitù, occupazione e "attività" su marciapiedi e strade la prostituzione non possa essere considerato un fenomeno minore.
Qualche settimana fa dopo sopraluoghi sul posto fatti con Forze dell'Ordine e Comune abbiamo provveduto a recintare un passaggio pedonale a ridosso di un luogo centrale di un tratto di lungo mare dove impunemente davanti agli occhi di tutti si praticava sesso a cielo aperto. A un sindaco i cittadini rilevano questo. La mattina ritrovo zone dove c'è allarme sociale per la prostituzione.
Ha attinenza con l'ordine pubblico un fenomeno che può spingere la gente, (certo sbagliando!), a organizzarsi con il "fai da te" davanti ad atti osceni in luogo pubblico, degrado, arroganza e sfruttamento?
Non è forse con un chiaro strumento che da la possibilità di intervenire fattivamente contro la prostituzione che si previene anche l'esasperazione che potrebbe portare qualcuno a pensare che siano utili le ronde?
Ai sindaci, agli amministratori in genere, i cittadini rilevano come, da un lato vi è il giusto rigore nel fare rispettare la legge per chi ha attività imprenditoriali e commerciali, dall'altro lato invece la prostituzione appare di fatto impunita e impunibile di fronte alle stesse attività imprenditoriali. A un Sindaco e alle forze dell'ordine viene chiesto di saper rispondere anche a questo.
Con la Polizia Municipale noi siamo attivi applicando il regolamento di Polizia Urbana con in interventi volti a combattere la prostituzione colpendo la domanda, cioè sanzionando i clienti. Sono circa 40 le sanzioni da mille euro già elevate dalla PM, mentre sono una decina le denunce per atti osceni in luogo pubblico e un centinaio i fogli di via.
Oggi non possiamo che confermare la nostra massima attività e attenzione nel reprimere la prostituzione, ma auspichiamo anche che nel più breve tempo possibile ci siano gli strumenti legislativi per colpire l'offerta dato che, per come è oramai da tempo, la prostituzione crea chiaramente problemi di ordine pubblico.
Senza tali strumenti le armi per combatterla resteranno spuntate e neanche il susseguirsi di fogli di via comminati uno dietro l'altro sono efficaci."