In questa vicenda lAmministrazione e la città sono certamente parti lese e lintera comunità ne è danneggiata sottolinea lassessore Gian Luca Brasini, che ha rappresentato al microfono dellinviato del tg satirico la posizione dellAmministrazione Comunale in questa vicenda A causa di un contenzioso che si è creato da una parte per i temporeggiamenti del Ministero e dallaltra per lostinato e incomprensibile muro eretto dalla Da.Ma., la città rischia di perdere un presidio fondamentale per la sicurezza, tanto più importante se si pensa ai numeri che Rimini fa registrare destate attraverso le presenze turistiche. E non basta, perché, ad oggi, quel luogo si configura come un vero e proprio spreco di territorio, con pericolo- già in parte diventato concreto- di trasformarsi in una enorme situazione di degrado urbano. E un diritto dei cittadini poter contare su presidi allaltezza e il nostro corpo di Polizia merita spazi e strutture adeguate per adempiere nel miglior modo possibile al proprio servizio. Questa empasse si sta trascinando da ormai troppo tempo e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Lauspicio è che il ministero trovi al più presto una soluzione col liquidatore di Da.Ma. per porre fine ad una triste telenovela. Qui ad essere parte lesa è lintera città. Per questo il Comune di Rimini ha sospeso al privato il piano urbanistico legato alla realizzazione della nuova Questura ed è ancora in causa per danno alla città, avendo per questo richiesto a Da.Ma. un risarcimento di 10 milioni di euro.
Questa mattina linviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti è arrivato a Rimini per girare un servizio sulla nuova questura di via Roma, bloccata nonostante la sua conclusione da almeno 8 anni a causa di un estenuante contenzioso tra la proprietà e il Ministero degli Interni
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