L'incunabolo gambalunghiano del ‘De re militari’ di Roberto Valturio tra le opere della mostra organizzata a Roma per le celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci

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C’è anche l'incunabolo gambalunghiano del “De Re Militari” di Roberto Valturio, nella traduzione italiana di Paolo Ramusio (1483), tra le opere della mostra organizzata a Roma per le celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci che si inaugura oggi a Roma presso le Scuderie del Quirinale.

L’opera, stampata nel 1472, è custodita nella Biblioteca civica Gambalunga. Il  De re militari fu scritto tra il 1446 e il 1455 da Roberto Valturio, tra le figure di spicco che resero unica la corte di Sigismondo Pandolfo Malatesta.

Fu dedicato a Sigismondo, illustrandone le caratteristiche di grande condottiero, con il corredo di splendide xilografie che rappresentano le macchine da guerra e le tecniche d’assedio, che tanto hanno suggestionato il genio di Leonardo da divenire parte della mostra a lui dedicata.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:41