Parlamentare e fervente promotrice dei diritti delle donne, il suo nome è legato alla legge contro la prostituzione "di Stato".
La città di Rimini rende omaggio a una delle figure più importanti della storia politica italiana: Lina Merlin (1887-1979) fervente antifascista, partigiana, parlamentare e promotrice di numerose battaglie per i diritti civili e sociali, in particolare per l'emancipazione femminile.
Alla sua figura sarà infatti dedicata la rotonda situata tra le vie San Martino in Riparotta e Palmiro Togliatti. con una cerimonia aperta alla cittadinanza in programma giovedì 6 febbraio alle ore 16. Un’iniziativa voluta dall'amministrazione comunale per onorare il lascito di una donna che ha segnato profondamente la storia del Paese e il cui nome ora riecheggerà tra le arterie cittadine.
Nata il 15 ottobre 1887 a Pozzonovo, in provincia di Padova, Merlin abbracciò presto la causa socialista e si impegnò per la giustizia sociale e la parità di genere. Rifiutò di prestare giuramento al regime fascista nel 1926, che le costò l’estromissione dall’insegnamento, mentre, a seguito della caduta del fascismo, partecipò attivamente alla Resistenza.
Nel 1946 fu una delle ventuno costituenti, contribuendo in modo decisivo all'inserimento dell'uguaglianza di genere nella Costituzione italiana.
Il suo nome è legato in particolare alla legge 75 del 1958, nota come "Legge Merlin", che abolì la regolamentazione statale della prostituzione e introdusse sanzioni contro lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione.
“Merlin è stata una delle protagoniste della nostra storia repubblicana, una donna che ha lottato con determinazione per la democrazia, la parità e la giustizia sociale - è il commento dell’assessore alla toponomastica del Comune di Rimini, Francesco Bragagni -. Dedicarle un luogo della nostra città è un modo per preservare il valore del suo impegno e del suo operato, quale fonte di ispirazione per le battaglie legate ai diritti e alla libertà”.