Limitazione degli spostamenti e telelavoro
Ferma restando la possibilità concessa dal Decreto per il personale dipendente di muoversi per recarsi al lavoro sia nell’ambito sia al di fuori dell’area di contenimento, tutte le disposizioni contenute nel DPCM sono funzionali a garantire il risultato di limitare quanto più possibile gli spostamenti delle persone sul territorio e limitare i contatti sociali che costituiscono il principale veicolo di diffusione del virus. Una prima fondamentale misura da adottare in questa fase emergenziale è quindi quella di evitare per quanto possibile la permanenza del personale in uffici occupati da due o più dipendenti. In tale ottica, sarà dato maggiore impulso possibile al lavoro agile (smart working), coniugando l’erogazione del servizio con l’eliminazione del rischio derivante dal contatto sociale e dagli spostamenti delle persone sul territorio. In questa fase emergenziale ai dipendenti che ne faranno richiesta sarà concedessa questa modalità di erogazione della prestazione lavorativa; spetterà ai dirigenti assegnare di volta in volta i compiti al personale in telelavoro e verificarne i risultati.
Uffici con forte presenza di pubblico
Per tutti gli uffici caratterizzati da una forte presenza di pubblico (servizi e diritti civici, partecipazione e nuova cittadinanza, risorse tributarie, servizi di comunità, governo del territorio, del settore sistema e sviluppo economico) saranno privilegiate le modalità di relazione a distanza (ad esempio, mantenendo le attività di consulenza solo attraverso telefono e posta elettronica, mentre lasciare gli sportelli aperti solo per il deposito e ritiro degli atti).
Per gli uffici con forte affluenza di pubblico che possono operare solo con la presenza fisica degli utenti, è stato avviato l’acquisto di barriere di vetro o di plexiglas da installare negli sportelli che ad oggi ne sono sprovvisti, che potranno contribuire in modo significativo alla protezione degli operatori e degli utenti. Rimangono valide le misure raccomandate:
- evitare il sovraffollamento degli uffici per il ricevimento del pubblico e degli spazi aperti a cittadini e utenti, stabilendo un accesso graduale degli utenti agli sportelli o alle postazioni di lavoro e disporre affinché gli altri attendano il proprio turno all’aperto;
- assicurare la frequente aerazione dei locali; privilegiare l’utilizzo di postazioni di lavoro che dispongano di sportelli con vetro di protezione. Andrà in ogni caso, mantenuta tra il personale e l’utente un’adeguata distanza pari ad almeno 1,5 metri;
- sospendere tutte le attività suscettibili di aumentare il rischio di contagio, che non siano urgenti o sottoposte a termini perentori e possano quindi essere riprogrammate in altri momenti o che possano essere svolte mediante modalità (ad esempio, quelle telematiche) che non richiedano l’accesso fisico dell’utenza negli uffici comunali;
- gestire le pratiche amministrative nella modalità più rapida e utile a conseguire il risultato (evitando cioè quelle pratiche che richiedono una prolungata permanenza dell’utente negli uffici: ad esempio preferire al rilascio della carta di identità elettronica il rilascio del documento in forma cartacea).
Rinvio delle prove concorsuali, dei corsi di formazione e delle trasferte
Durante il periodo di validità dell’ordinanza sono rinviate le prove concorsuali; i corsi di formazione organizzati o finanziati dal Comune, compresi quelli organizzati presso enti terzi; le trasferte non strettamente indispensabili alla funzionalità del lavoro; gli appuntamenti col pubblico che possono essere calendarizzati in un periodo successivo all’emergenza.
Igienizzazione degli uffici
Per tutti gli uffici, compresi anche quelli di back office non a contatto con il pubblico, sono intensificate con cadenza giornaliera tutte le procedure di sanificazione attraverso un’accurata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti con prodotti a base di cloro e soluzioni alcoliche.