"Con Alberto Fantini se ne è andato un protagonista dello sport internazionale, ma soprattutto se ne è andato un amico. Un'amicizia nata, come spesso accade, con uno scontro: ero assessore da pochi mesi e, a seguito della mia proposta di commemorare la morte di Renzo Pasolini, suo grande amico, criticò la condotta dell'Amministrazione colpevole - a suo dire - di essersi dimenticata di Pasolini per tutti quegli anni. Il mio intento era totalmente diverso, e lui lo capì in fretta.
Da quel momento iniziò una collaborazione fondata sulla stima reciproca che ci ha portato grandi risultati e soddisfazioni. Devo a lui la possibilità di avere inserito, nel Pasolini Day prima, e nel Grand Prix Riviera di Rimini poi, una gara di minimoto; grazie a lui Rimini poté ospitare le premiazioni del Campionato Italiano Velocità. Lo ricordo quando venne tra gli studenti riminesi a parlare di motociclismo e sicurezza, o in circuito mentre cercava di spiegarmi il senso di tutte quelle strane procedure, oppure emozionato all'intitolazione del piazzale all'amico Renzo. Questo era Alberto: appassionato del suo lavoro, caparbio, tenace, puntiglioso, burbero, imponente ma capace di grande attenzione, affetto e premura.
Parlando con lui ci si rendeva subito conto che era la vera memoria storica del grande motociclismo nella nostra città. Di quella grande storia ora Alberto Fantini è entrato a fare parte".