'L'abusivismo commerciale tra integrazione e contrasto'

Alberto Ravaioli: 'Importanti le aperture da parte di Cesare Mangianti ma sul problema l'Amministrazione Comunale è coerente con il programma'
Data di pubblicazione
Dichiarazione del Sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli: “L’analisi di Cesare Mangianti inerente il fenomeno dell’abusivismo commerciale merita senz’altro una serie di considerazioni di merito e di metodo, volendo andare al di polemiche fini a se stesse che rischiano di fare perdere di vista l’oggetto della discussione e mettendo semmai a fuoco alcune, possibili soluzioni. La mia prima considerazione è questa: colgo nell’intervento dell’esponente del Partito della Rifondazione Comunista alcune interessanti aperture circa la complessità del fenomeno e la maniera più efficace per affrontarlo. Mi pare che Cesare Mangianti non voglia minimizzare il problema ma anzi lo ponga- come peraltro deve essere - al centro di un dibattito più ampio di quello solitamente limitato alla politica. Trovo particolarmente importante in questo senso la disponibilità data da Prc a ragionare su progetti innovativi e sperimentali, condivisi anche dal tessuto economico cittadino, i quali partendo dall’integrazione arrivino a erodere il terreno di disperazione e emarginazione sul quale prosperano le grandi centrali della contraffazione. Così come considero rimarchevole il giudizio netto di condanna espresso verso quei venditori irregolari, che arrivano in Riviera soprattutto nei mesi di luglio e agosto, che già detengono altrove una occupazione fissa e regolare. Detto questo voglio però precisare alcuni elementi rispetto alla posizione di Cesare Mangianti: 1) Anche nell’estate 2005 la priorità seguita è stata quella del contrasto del fenomeno ‘a monte’. Basta sfogliare la rassegna stampa degli ultimi mesi per registrare come la Polizia Municipale di Rimini, di concerto con le forze dell’ordine, abbia colpito i centri di rifornimento, i percorsi della merce contraffatta, chi affitta appartamenti e residence in violazione della normativa nazionale e delle disposizioni locali. Certamente è necessario intervenire ancora di più e in maniera ancora più sistematica su questo fronte ma va ribadito come la linea di intervento dell’Amministrazione Comunale non preveda ormai da anni i cosiddetti pattuglioni sull’arenile, i quali a detta di tutti portavano più svantaggi che positività alla risoluzione del problema. Le forme adottate per la vigilanza dell’arenile- che, non dimentichiamolo mai, è in estate l’area più affollata della città e in quanto tale deve essere obbligatoriamente posta sotto controllo- non si richiamano certamente a metodi polizieschi né orientati verso la politica del bastone. Semmai all’affermazione del principio della legalità che è fondamentale tutela sociale dei residenti, degli ospiti, degli stessi cittadini extracomunitari e che è alla base di ogni convivenza civile e democratica. 2) Davanti a un fenomeno complesso come l’abusivismo commerciale, l’Ente pubblico ha il compito di muoversi in maniera intelligente, lungimirante e responsabile. Così è stato indiscutibilmente fatto da questa Amministrazione Comunale. L’affermazione del processo di integrazione attraverso progetti di avanguardia e investimenti conseguenti porta naturalmente con sé una volontà reciproca di incontro sulla base di un chiara e condivisa affermazione: il rispetto delle regole. Negli ultimi programmi di mandato dell’Amministrazione Regionale e di quella Provinciale si dice chiaramente che il rispetto delle regole è elemento fondante delle politiche di integrazione. Così come è valore comune l’affermazione del principio di legalità. Condivido fino in fondo questi cardini programmatici e dico senza timore di essere smentito che questa è dal 2001 la politica seguita dall’Amministrazione Comunale di Rimini. 3) Dare una risposta vera e efficace alle politiche d’integrazione è una priorità di tutte le forze che compongono la coalizione di centrosinistra, sia a livello nazionale che locale. Tutti noi che ci riconosciamo nel centrosinistra vediamo nell’immigrazione un valore e un patrimonio che porta linfa vitale alla società. Esso arricchisce la comunità locale nel rispetto delle regole, nell’accoglienza, nel dialogo, nella solidarietà. In chiave programmatica per la tornata elettorale del 2006 dovremmo essere capaci di affrontare questa sfida attraverso programmi e progetti, frutto di un confronto tra le forze politiche non basato su questa o quella chiusura ideologica ma sulla volontà di affrontare e risolvere i problemi. Che è poi quello che ci chiedono i cittadini i quali sono più disponibili alla discussione di quanto si pensi e si creda 4) Se siamo passati da stagioni non certamente felici sul fronte della penetrazione della macro e micro criminalità, a una situazione in definitiva sotto controllo lo dobbiamo in gran parte all’azione coordinata e sinergica tra le forze dell’Ordine (coordinate da Prefettura e Questura) e i vigili urbani di Rimini. Grazie alla strategia messa a punto nel Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza il numero dei reati (tutti i reati) e la percezione di insicurezza sono notevolmente diminuiti, determinando un passo in avanti fondamentale per l’innalzamento della qualità di vita in città e in provincia. Dico questo perché si deve rendere atto e dire ancora una volta grazie al lavoro quotidiano, obbligatoriamente portato avanti a 360° dalle forze di polizia e dagli agenti della P.M. di Rimini. Proprio oggi peraltro, durante uno dei cosiddetti ‘interventi a monte’, è capitato che alcuni vigili urbani abbiano riportato conseguenze fisiche: a loro, così come a tutto il Corpo della Polizia Municipale quotidianamente impegnato sui fronti più disparati, va ancora una volta il mio ringraziamento e la mia solidarietà. Faccio infine notare, a semplice titolo esemplificativo, che il programma di mandato di questa Amministrazione Comunale reciti a pagina 19 tra le sette azioni prioritarie della Polizia Municipale il ‘preordinare il Corpo, oltre che all’attività di stretto istituto, anche allo svolgimento di quelle attività di prevenzione e contrasto della criminalità diffusa svolte a partire dall’anno 1998’. Sono le stesse recenti normative a determinare per le Polizie Municipali un orizzonte d’intervento più vasto che quello del solo controllo del traffico. Questo era scritto nel programma e questa è indiscutibilmente la linea di condotta dell’Amministrazione Comunale di Rimini.”

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:14