Dichiarazione del Sindaco Alberto Ravaioli: 'L'annuale rapporto sulla qualità della vita pubblicato dal quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore', vede la provincia di Rimini- insieme alla maggioranza delle province emiliano romagnole- perdere alcune posizioni nella classifica complessiva pur continuando a permanere nella parte alta della graduatoria nazionale. Un rallentamento che, ritengo, ha alcune motivazioni prettamente statistiche e altre che meritano una riflessione più propriamente amministrativa. Innanzitutto dal rapporto 2002 emerge chiaramente come le importanti performance ottenute negli ultimi anni siano ormai da ritenersi consolidate, definendo il territorio riminese tra i più dinamici dal punto di vista imprenditoriale e dei servizi e tra i più 'giovani' e attivi sul versante della popolazione. Eccellenze evidenti al di là dell'analisi statistica del quotidiano economico, che testimoniano- anche per quanto riguarda infrastrutture e sanità- l'alta qualità dei servizi a disposizione di cittadini e ospiti, frutto del clima collaborativo che intercorre tra pubblico e privato. Questo dinamismo economico e sociale del capoluogo e della provincia ha però necessità di essere continuamente sostenuto da altrettanto rimarchevoli risultati su aspetti non certamente accessori, a partire dall'ambiente per arrivare alla tutela dell'ordine pubblico. Il settore dove si registra la contrazione statistica più evidente- pur tenendo in dovuto conto la correzione data dai sensibili flussi turistici che giungono a Rimini specie nei mesi estivi- è infatti quello della sicurezza, confermando quella personale sensazione di stasi del trend positivo registrato nell'ultimo quinquennio che avevo già pubblicamente esplicitato nel saluto di fine anno. Su questo versante è, a mio parere, indispensabile dare nuovo impulso alla spinta propulsiva passata, soprattutto da parte delle Istituzioni competenti in materia. Non posso altresì fare a meno di notare il nuovo parametro dei 'giovani fuori legge' che, anche alla luce di recenti episodi locali, è sicuramente un terreno sul quale bisogna operare in profondità e a tutti i livelli in tempi brevi. L'altro settore in arretramento è quello del tempo libero dove però a mutare da un anno all'altro sono soprattutto i parametri statistici di riferimento, diventati più articolati ma non permettendo una precisa comparazione. Resta in definitiva l'impressione che da parte di tutti i soggetti- pubblici, privati, associazioni, categorie- occorra mettere ancora più impegno in futuro per mantenere un livello di qualità della vita comunque innegabilmente alto.'