Questa data, corrispondente alla liberazione di Torino e Milano, eassunta quale giornata simbolica della liberazione dell'Italia dal regime fascista e dall’occupazione tedesca, denominata appunto Festa della Liberazione, è commemorata ogni anno in tutte le città d'Italia.

Il 25 aprile aprì un nuovo capitolo di storia, anche se di fatto la lotta resistenziale continuò fino al 2 maggio, giornata della resa delle truppe tedesche in Italia. Si concluse così un periodo caratterizzato da venti anni di dittatura fascista e da cinque anni di guerra.

La piccola esposizione, ispirata dall’intenzione di far conoscere alcune delle numerose e preziose risorse documentarie raccolte dalla Biblioteca nella sua storia secolare,  mostrerà una selezione di fotografie, libri, giornali  e documenti che rinviano ai temi dell’antifascismo, della Resistenza, nonché alla cruenta Battaglia di Rimini che  condusse alla liberazione della città (21 settembre 1944) da parte dell’esercito alleato ricongiunto alle formazioni partigiane.

E quindi l’avvio verso una lenta “normalità”, con il ritorno degli abitanti e l’amministrazione della città da parte del Comitato di liberazione nazionale formato dai partiti politici del tempo con programma democratico, in accordo con il Comando militare alleato, che continuò ad operare fino alle regolari elezioni amministrative del 1946. Queste documenti “gambalunghiani”, provenienti dall’Archivio del CLN di Rimini, dalle raccolte fotografiche dell’ Imperial War Museum, da collezioni private o acquisti sul mercato antiquario, sono piccoli frammenti che rivelano come la nascita della Repubblica italiana sia stato un difficile e lungo percorso fatto di sacrifici e sofferenze, impegno civile e atti di coraggio, necessari non solo per liberare il Paese dall’occupazione straniera, ma anche conquistarlo alla democrazia e liberarlo dalla miseria e dalla disoccupazione lasciati dalla guerra, che pesò con i suoi lutti e le sue distruzioni per un decennio ancora.