La finzione dei Ciarlatani tra scena e realtà. Con Silvio Orlando si sorride e si riflette su fallimenti e successi del quotidiano

Lo spettacolo del drammaturgo spagnolo Pablo Remon al Teatro Galli da martedì 10 a giovedì 12 dicembre

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Humor e profondità, leggerezza e critica amara per sdrammatizzare e allo stesso tempo riflettere sull’esistenza, sugli “impostori” del quotidiano. Quei ‘ciarlatani’ che non vanno cercati solo sul palcoscenico, luogo dove la farsa è dichiarata, ma si incontrano nella vita di ogni giorno, talvolta anche solo guardandosi allo specchio. Confonde i ruoli e annulla le distanze tra pubblico e spettatore, scena e realtà Ciarlatani, spettacolo scritto e diretto dal drammaturgo spagnolo Pablo Remòn in scena da martedì 10 a giovedì 12 dicembre al Teatro Galli nella traduzione italiana affidata a Davide Carnevali (ore 21).

Uno spettacolo costruito come una sorta di scatole cinesi, che mette in gioco lo spettatore chiamato a seguire l’attenta architettura di racconti paralleli animati da una moltitudine di personaggi interpretati da quattro attori, tra cui svetta uno degli interpreti più amati e apprezzati della scena italiana, Silvio Orlando, reduce dal successo del film Partenope di Paolo Sorrentino e che torna sul palcoscenico riminese a meno di due anni di distanza dall’ultima apparizione con lo spettacolo La vita davanti a sé.

Insieme a Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi, i quattro attori saranno protagonisti di un racconto in dieci capitoli che attraverso una satira sul mondo dello spettacolo, spinge ad una poetica riflessione sul successo, sui ruoli di finzione che si interpretano fuori dal palcoscenico e dal set, sulla sopravvalutazione dei fallimenti con cui tutti sono costretti a fare i conti e che invece si fa sempre più fatica ad accettare.  

La storia si sviluppa partendo da due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro. 
Anna Velasco è una giovane attrice la cui carriera è in fase di stallo, all’ansiosa ricerca del grande personaggio che le farà finalmente fare il salto di qualità. Poi c’è Diego Fontana un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione internazionale, ma che incappa in una profonda crisi esistenziale. Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni '80, scomparso e isolato dal mondo. 

“Ciarlatani – spiega Ramòn - sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un'opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c'è, a mo' di pausa o parentesi, un'autofiction in cui l'autore dell'opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi”.

La replica di giovedì 12 dicembre sarà audiodescritta per coloro che partecipano al progetto Teatro No Limits, realizzato in collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì, che che offre la possibilità anche ai non vedenti e agli ipovedenti di poter godere appieno delle emozioni di uno spettacolo dal vivo. 

Biglietteria Teatro Galli: tel. 0541 793811, email: biglietteriateatro@comune.rimini.it. Biglietti on line su https://biglietteria.comune.rimini.it/home.aspx. Tutte le informazioni sulla stagione di Prosa al sito www.teatrogalli.it.

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Ultimo aggiornamento

09/12/2024, 11:09