Sarà Silvano Tagliacarne, allievo e continuatore dellopera di Ludovico Geymonat, a proporre un percorso possibile allautonomia e alla libertà dellindividuo. Venerdì 28 novembre alle ore 21, nella sala del Giudizio universale del Museo
Data di pubblicazione
Venerdì 28 novembre alle ore 21, nella sala del Giudizio universale del Museo della città si terrà la seconda conferenza del ciclo Indipendenze, organizzato dall'Unità operativa dipendenze patologiche dellAzienda USL di Rimini, dalla Biblioteca Gambalunga e dalla Cineteca comunale. Interverrà il filosofo della scienza Silvano Tagliagambe che parlerà di: Istinti, abitudini, creatività.
Silvano Tagliagambe, allievo e continuatore dellopera di Ludovico Geymonat, prenderà a fondamento la sua ultima pubblicazione per proporre un percorso possibile allautonomia e alla libertà dellindividuo, per dirla nei termini del ciclo, una via allindipendenza.
Come risolvere il conflitto tra istinti e abitudini da un lato e creatività dallaltro? Ecco la domanda a cui rispondere: Tagliagambe, che è un filosofo della scienza capace nella sua indagine di servirsi, tra laltro, della letteratura come strumento di interpretazione della realtà, prende labbrivo dallopera di Dostoevskij, soggetto/oggetto del suo libro più recente, Il sogno di Dostoevskij, come la mente emerge dal cervello (2002).
In polemica contro coloro i quali sostenevano che la coscienza e lidentità umana fossero semplici riflessi, risposte automatiche del cervello a stimoli esterni, - è la sintesi del 'sogno' del grande scrittore russo - Dostoevskij postulava unautonomia del mondo interiore delluomo. Lungo questo percorso Tagliagambe propone, contro ogni determinismo, una via alla creatività in lotta con istinti e abitudini.
Silvano Tagliagambe è filosofo della scienza, insegna presso le università di Roma e di Sassari ed è condirettore della rivista Nuova civiltà delle macchine. Tra le sue pubblicazioni: Scienza, filosofia, politica in Unione Sovietica 1924-1939 (Milano, 1980), La mediazione linguistica (Milano, 1980), Lepistemologia del confine (Milano, 1997), Lalbero flessibile. La cultura della progettualità (Milano, 1998), Il sogno di Dostoevskij, cit.