E tra questi quelli riminesi, frequentati nel 2017 da ben 361.324 visitatori su base provinciale, pari al 6,2% dei 5.853.465 che risultano aver visitato uno dei 482 istituti museali regionali tra musei, gallerie, parchi archeologici o complessi monumentali.
Un dato che fa dell’Emilia Romagna la seconda regione per numero di strutture museali solo dietro la Toscana (528) e davanti alla Lombardia (409) terza per numerosità, mentre è nel mezzogiorno che si concentra oltre la metà delle aree archeologiche (50,8%), il 30,7% delle quali in Sicilia e Sardegna. Poco più di un decimo dei musei complessivamente censiti è concentrato in dieci Comuni (Roma, Firenze, Bologna, Milano, Genova, Torino, Napoli, Trieste, Venezia e Siena), dove si contano in media 52 musei per ogni città. In particolare, nelle città di Roma, Firenze e Bologna, capitali del turismo culturale nazionale e internazionale, risiedono quasi 240 istituzioni a carattere museale.
Il 2017 è stato un anno eccezionale per i musei, i monumenti e le aree archeologiche italiane, che hanno registrato oltre 119 milioni di ingressi, un’affluenza che rappresenta un record storico assoluto, con un incremento del 7,7% rispetto al 2015.
Un anno straordinario anche per i musei comunali e i luoghi della cultura di Rimini, che i dati del 2018 fanno cresce ulteriormente con un più 5,1% rispetto al 2017, quando i visitatori furono 90.344, e raggiungendo solo per museo della Città e il complesso archeologico della domus del Chirurgo un numero di visitatori che ha superato i 95.000.
Un trend positivo anche nei numeri che confermano la rinnovata fame di cultura da parte dei riminesi e dei turisti che, sempre più numerosi, arrivano in città con il preciso scopo di visitare museo e il patrimonio storico e archeologico, ma anche per cogliere i momenti straordinari della programmazione culturale museale come la Biennale del Disegno, che nell’ultima edizione ha fatto registrare, nelle diverse sedi tra cui anche il Museo, oltre 50 mila visitatori, o il Festival del mondo antico che si è tenuto dal 10 al 12 ottobre scorso sul tema attualissimo del rapporto Tra Oriente e Occidente. Una partecipazione che ha portato complessivamente a 154.784, tra cui moltissimi ragazzi delle scuole medie e secondarie della città e non, i visitatori che hanno affollato gli istituti culturali cittadini.