Insegna abusiva, personale non in regola, prodotti senza prezzo e alimenti messi in vendita senza la necessaria comunicazione. Lungo lelenco di irregolarità accertate dagli agenti della Polizia amministrativa e giudiziaria e del distaccamento centrale della Polizia Municipale di Rimini in una parafarmacia del centro storico.
Il controllo è partito dalla segnalazione di una presunta insegna pubblicitaria ritenuta abusiva. Gi agenti hanno verificato leffettiva collocazione abusiva dellinsegna ed elevato conseguentemente una sanzione amministrativa di 390 euro. Linsegna dovrà essere rimossa o sostituita e non può essere regolarizzata: era infatti una croce verde, che per legge è dal 1999 riservata alle sole farmacie.
E stata effettuata anche una segnalazione al Garante della concorrenza e del mercato per verificare se la croce verde utilizzata da una parafarmacia, attività commerciale che vende soltanto farmaci per automedicazione o comunque per i quali non è obbligatoria la ricetta medica, possa configurare lipotesi di messaggio ingannevole per il consumatore.
La dottoressa che prestava servizio allinterno del locale al momento del controllo è risultata non in regola con le norme sul lavoro, in quanto assunta senza che fosse stato firmato un qualunque contratto. E stata perciò effettuata una segnalazione al competente ufficio della Direzione provinciale del lavoro di Rimini per i conseguenti accertamenti.
La parafarmacia poneva inoltre in vendita prodotti alimentari senza che fosse stata presentata lapposita comunicazione allo Sportello unico per limpresa. Gli agenti hanno elevato una sanzione per 5.164 euro, unita allordinanza di cessazione della vendita dei prodotti alimentari, salvo regolarizzazione nel caso in cui la titolare del negozio abbia i requisiti professionali per lesercizio di quel tipo di attività.
Infine, altro punto delicato e di particolare interesse per i consumatori, allinterno del negozio erano presenti soltanto due cartellini con i prezzi, nonostante i prodotti esposti fossero varie centinaia. E scattata unulteriore sanzione pari a 1.032 euro.