Questa mattina, con una cerimonia, è stata intitolata alle Forze Armate la rotatoria posta in Via Flaminia all’incrocio con via Fada.
“Un atto non formale e neppure scontato – ha detto l’assessore alla Toponomastica Irina Imola, aprendo la cerimonia a cui erano presenti il Prefetto Strano, il Vice Questore Nicolì, i vertici dei comandi dei diversi Corpi delle Forze Armate di stanza a Rimini, i labari e i rappresentati delle associazione delle Forze Armate - . Alle sue spalle c’è una procedura amministrativa condivisa con commissioni consiliari e filtrata alla luce di un lavoro di analisi e valutazione; ma soprattutto c’è un ragionamento che coinvolge quello che io definisco il ‘senso della comunità’.
Una comunità aperta, libera, solidale, sana – ha proseguito l’assessore Imola - è frutto della collaborazione, della sinergia, della responsabilizzazione di tutte le sue componenti. Gli istituti che amministrano quotidianamente la sicurezza, l’ordine pubblico, l’incolumità delle cose e delle persone, attraverso il rispetto di Costituzione, leggi e norme; sono il tassello fondamentale della vita di città, territori, intere nazioni. Ne rappresentano il collante indispensabile alla convivenza e alla giustizia, i capisaldi che ogni giorno ci fanno uscire di casa senza la paura di calarci in contesti brutali e tribali.
Il luogo che oggi celebriamo rappresenta certamente un simbolo e una necessaria celebrazione al lavoro e all’attività di voi tutti a servizio della comunità, ma vorrei rimarcare un altro aspetto: la normalità di questa rotatoria. Non è un pomposo monumento, non è un’architettura costosa e magniloquente. E’ un’opera calata in un posto visto, frequentato, attraversato quotidianamente da migliaia di riminesi. Nella quotidianità, nella normalità. Quello che fate voi tutti i giorni che Dio manda in terra, discreti e silenziosi ‘angeli custodi’ che vigilano sulla comunità riminese.”
Alle parole del Prefetto Strano, che ha ricordato il ruolo e l’importanza che hanno per il Paese le nostre Forze Armate, ha fatto seguito il Coro Città di Rimini “Amintore Galli” che ha eseguito brani ottocenteschi e l’inno nazionale.