Intervento Assessore Jamil Sadegholvaad

Il dibattito sorto in questi giorni su Borgo Marina impone attenzione e riflessioni serie sulla gestione di problematiche ormai comuni alla stragrande maggioranza delle città italiane.
Data di pubblicazione

Serietà che, al netto della permanente campagna elettorale del Consigliere Renzi e di qualche altro che suona la gran cassa del populismo a orologeria, ho trovato nei vari interventi che fino a qui si sono manifestati.
Oltre alla serietà e oggettività, altro presupposto per affrontare questioni complesse e articolate è il coerente riferimento al bagaglio dei valori sui quali abbiamo costruito e ricostruito la nostra città.
Rimini è prima di tutto città dell'accoglienza e dell'incontro. Coniugare oggi questo valore, diversamente da 20 anni fa, vuol dire fare il conto con le questioni della multiculturalità, del pluralismo religioso, della convivenza tra diverse etnie.
Ma deve essere ben chiaro a tutti che il valore dell'incontro e dell'accoglienza è possibile e praticabile solo in un contesto rispettoso dei valori della legalità e della sicurezza.
Non può esserci accoglienza dove non c'è legalità, non può esserci incontro se non c'è sicurezza.
Chi propone accoglienza senza se e senza ma, così come chi in nome della sicurezza invoca la cacciata del diverso da se, non è attrezzato per vivere ne adeguato a governare le comunità complesse in cui siamo oggi e in cui saremo nei prossimi anni.
Essere sia culturalmente che economicamente città dell'incontro richiede capacità di leggere il presente per interpretare o addirittura prevedere il futuro. Sapere distinguere chi viene in guerra da chi viene in pace. Faccio un esempio per farmi meglio intendere. Rimini, con la linea Gotica, è stata una città messa in ginocchio dai militari tedeschi. 25 - 30 anni dopo i turisti tedeschi sono stati un elemento fondamentale del benessere della Città. Un altro esempio all'indomani della caduta del muro di Berlino con il primo turismo dell'Est si avvio il dibattito sulla degradazione del nostro turismo; oggi il mercato russo è strategico.
La questione allora è con quali strumenti Rimini, la sua Amministrazione, è in grado di continuare a garantire incontro, legalità, accoglienza e sicurezza.
E qui la vicenda si fa più complessa perché gli strumenti, sia di integrazione che di accoglienza, sono legati alle risorse a disposizione. E anche qui faccio un esempio. Questa estate, malgrado la diminuzione dei rinforzi estivi da parte del Governo, si è fatto un buon lavoro. Lo dicono i numeri delle operazioni dei sequestri dei provvedimenti e sanzioni sul fronte della sicurezza e dell'ordine pubblico, della repressione dell'abusivismo, della prostituzione, dell'illegalità. Un lavoro possibile grazie al potenziamento del numero di agenti di Polizia Municipale da parte dell'Amministrazione e una stretta collaborazione con le forze dell'ordine. Quest'anno però c'era da fare i conti con un nuovo fenomeno, quello dovuto ai profughi in fuga dai conflitti o rivoluzioni del nord Africa. Migliaia di persone sbarcate in Italia disseminate sul tutto il territorio nazionale senza nessuna politica ne di accoglienza ne di controllo. Ed eccoci qui oggi, a stagione conclusa, a doverci subito misurare con un altro problema che il Governo ha scaricato e distribuito sul territorio. E a differenza del partito di Berlusconi (e Renzi), lo affronteremo con la serietà e l'oggettività, di cui parlavo in apertura, la stessa che ci viene chiesta dai cittadini. Ma anche la fermezza necessaria verso chi non rispettando la legalità mina la sicurezza della comunità.
Non ci faremo trascinare dalla campagna elettorale permanente di Renzi che farebbe meglio ad indirizzare le sue energie al governo, che egli con tanto zelo sostiene, per chiedere che la nostra Questura abbia un organica adeguato alla città al territorio e alla complessità che deve affrontare. Servono più uomini, più auto, più benzina e invece non si sostituiscono i pensionamenti, non si riparano le macchine, non si paga il carburante. Questo succede nell'ululare alla luna del Consigliere Renzi, la cui strumentalità è facilmente dimostrabile dando un'occhiata alle rassegne stampa di 15/10/5 anni fa. Sempre lui e sempre gli stessi slogan, prima o dopo una tornata elettorale: 'Borgo Marina è una polveriera' se fosse un marchio registrato, avrebbe già garantito al consigliere Renzi un discreto vitalizio.

I dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla direttiva comunitaria 2003/98/CE e dal d.lgs. 36/2006

Comune di Rimini
Piazza Cavour 27 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704111
PEC protocollo.generale@pec.comune.rimini.it 
P.iva 00304260409

URP - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - FRONT OFFICE
Piazza Cavour 29 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704704
Email: urp@comune.rimini.it

 

Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:08