Si tratta della denuncia conseguente alle intimazioni ad adempiere al pagamento emesse dal Comune in questi primi mesi del 2018 con riferimento all’annualità d’imposta 2017 e non ottemperate.
“A differenza degli anni passati – sottolinea l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini - dopo un confronto con la Procura, si è deciso di presentare un’unica denuncia che raggruppa tutti i venti inadempienti, cioè coloro che, nonostante gli avvisi e i solleciti, non hanno regolarizzato la loro posizione. Con questa denuncia unica perseguiamo un doppio obiettivo, potenziando e allo stesso tempo semplificando l’azione di contrasto agli illeciti”.
Andando nello specifico, tre quarti delle querele (16) fanno riferimento a gestori di strutture ricettive a tre stelle (la fascia che sul territorio conta il maggior numero di strutture), mentre le restanti quattro, sono relative a strutture classificate 1, 2 e 4 stelle, per un totale di imposta trattenuta indebitamente di oltre 170.000 euro.
Con questa denuncia salgono a 65 i gestori querelati dal 2014 ad oggi per i quali non è stata fatta la remissione (quelli che non hanno regolarizzato la propria posizione anche dopo l’avvio dell’azione). Le querele infatti rappresentano l’ultimo step del procedimento di recupero delle somme messo a punto dall’Amministrazione che prevede l’invio di solleciti bonari, sanzioni amministrative, intimazioni di pagamento, ingiunzioni fiscali e atti di riscossione coattiva. Lo scorso anno è stata accertata un’evasione dell’imposta di soggiorno per 427.000 euro, di cui sono stati incassati 270.000 euro e con una percentuale di riscossione del 63%.